Prosegue la riorganizzazione degli enti che operano nell’ambito culturale. La Giunta capitolina ha approvato la delibera sul contratto di servizio triennale per l’Azienda Speciale Palaexpo.
L’input al riordino e all’ottimizzazione degli enti culturali che operano nella Capitale era stato dato con la deliberazione n.126 del 27 dicembre 2016. Qui si disegnava il nuovo progetto strategico per l’Azienda Speciale Palaexpo: grazie al know how acquisito con la gestione del Palazzo delle Esposizioni, l’ente ha le carte in regola per dare impulso e creare un nuovo polo della cultura contemporanea a Roma.
L’Amministrazione ha deciso quindi di affidare all’Azienda le funzioni di programmazione e gestione dei seguenti spazi:
- Palazzo delle Esposizioni;
- MACRO, nelle due sedi di via Nizza e di Testaccio;
- La Pelanda all’ex Mattatoio.
Con il contratto di servizio triennale si affida all’Azienda Speciale Palaexpo, fino al 31 dicembre 2019, la programmazione e la gestione del Palazzo delle Esposizioni, delle due sedi del MACRO e della Pelanda. MACRO e Pelanda saranno prese in carico dal 1° gennaio 2018 momento in cui la Casa del Jazz, attualmente gestita dall’Azienda Speciale Palexpo, passerà in gestione alla Fondazione Musica per Roma.
Gli importi stanziati dal contratto di servizio ammontano a 8.250.000,00 euro IVA inclusa per il periodo 1° aprile – 31 dicembre 2017 e a 12.487.700,26 euro IVA inclusa per ciascuno degli anni 2018 e 2019.
Il contratto di servizio triennale permetterà una programmazione nel medio periodo e darà slancio a quello che nei prossimi mesi diventerà il Polo del Contemporaneo di Roma, che vedrà nella stretta collaborazione con l’Istituzione Biblioteche un punto di riferimento strutturale per la promozione e la diffusione della cultura e dell’arte contemporanea. Gli obiettivi per il contratto di servizio triennale sono il consolidamento di un polo espositivo dell’arte contemporanea e della scienza a Roma; la promozione dell’integrazione e della diffusione dell’offerta culturale attraverso ricerca, sperimentazione e autoproduzione; incrementare la collaborazione con il territorio di riferimento per far crescere e diversificare l’offerta culturale; intensificare le relazioni con le altre realtà espositive internazionali, far crescere la qualità del servizio culturale e allargare il bacino di utenza; dare respiro e struttura ad una programmazione culturale scientifica.