Il 13 giugno prossimo, dalle 9 alle 13 in Campidoglio (sala della Protomoteca), convegno sul tema Prospettive della committenza pubblica: la qualificazione delle stazioni appaltanti. Il meeting è organizzato dall’Avvocatura di Roma Capitale con l’IGI (Istituto Grandi Infrastrutture). Intervengono esperti di parte sia pubblica che privata.
Senso e obiettivi del convegno emergono dalle parole inserite a mo’ di presentazione nella brochure del convegno: “La riforma più importante del Codice 50-56 è, senza paragoni, quella sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, nella quale si colloca la centralizzazione della committenza pubblica… Ma, come tutte le riforme di sistema, anche questa ha i suoi estimatori e i suoi detrattori…Si tratta di un rovesciamento della “filosofia” che predominò negli anni Settanta, quando il decentramento dell’organizzazione pubblica con l’attuazione delle Regioni si fondò sull’esigenza di distribuire il potere, nel timore che, se mantenuto centralizzato, avrebbe rischiato di essere preda dei potentati economici. Poi si decise di accorpare tutto in un’entità sovranazionale come l’Unione europea e, a quel punto, dilagò il “mantra” delle 35.000 stazioni appaltanti, che sono inferiori alle 40.000 della Francia; dove, però, c’è un potere amministrativo centrale figlio dei Lumi, il quale assicura l’equilibrio… Il convegno – tavola rotonda del 13 giugno si propone di fare il punto della situazione, anche per capire le ragioni per le quali questa riforma sembra arrancare”.
Per partecipare occorre accreditarsi