Stadio della Roma, via libera a definizione pubblico interesse

Stadio Roma, via libera dell’Assemblea Capitolina a definizione pubblico interesse

Altro fondamentale passo in avanti per il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle: l’Assemblea Capitolina ha detto sì alla nuova declaratoria sul pubblico interesse dell’opera, così come approvata dalla Giunta. “Abbiamo mantenuto il nostro impegno”, ha commentato a caldo la sindaca Virginia Raggi. “Un impianto sportivo che rispetta la legge e che porterà opere e infrastrutture in grado di migliorare un quadrante della città. Oggi è un giorno importante: hanno vinto i cittadini. Abbiamo rivoluzionato il vecchio progetto dello stadio migliorandolo nell’interesse dei romani”.

Le novità salienti sono note: cubature abbattute della metà con l’eliminazione delle torri, edifici a basso impatto e ad alte prestazioni energetiche, mobilità migliorata con collegamenti ciclopedonali nel nuovo parco fluviale, unificazione di via Ostiense con via del Mare, potenziamento della Roma-Lido. In tutto oltre 120 milioni di opere pubbliche. Controllare è agevole: gli elaborati progettuali sono online qui nel nostro portale.

Si tratta, ha detto il vicesindaco Luca Bergamo, di “un progetto sostanzialmente diverso da quello precedente. E’ stato un lavoro lungo e impegnativo”, caratterizzato da “una forte, progressiva collaborazione con i proponenti”. “Penso sia un buon momento per la città”, ha sottolineato Bergamo.

“L’obiettivo che ci siamo posti della riduzione delle cubature va nel rispetto dell’interesse pubblico”, ha sostenuto l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori presentando il provvedimento in aula. “Nel garantire l’interesse pubblico, con questa delibera si guarda alla città e ai suoi cittadini in maniera più ampia e giusta“.

Ora si tratta di tenere dritta la barra del progetto: “I nostri obiettivi sono stati raggiunti nella delibera”, ha affermato Donatella Iorio, presidente della Commissione Urbanistica, “l’Amministrazione continuerà a vigilare perché questi obiettivi vengano concretamente attuati”.


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