La Lazio si prepara al debutto in Serie A nella sfida che la vedrà affrontare la neopromossa Spal tra le mura amiche dell’Olimpico che solo una settimana fa l’hanno vista alzare al cielo la Supercoppa italiana dopo aver battuto la Juve. Passata l’euforia post vittoria, la banda biancoceleste è chiamata a centrare la prima partita e a non sottovalutare il proprio avversario, deciso a sorprendere tutti quelli che già lo danno per spacciato. Alla vigilia dell’incontro è stato mister Inzaghi a intervenire nella consueta conferenza stampa:
“Le griglie di partenza è sempre difficile farle. Tante squadre si sono rinforzate per fare meglio dello scorso anno e ci sarà da lottare perché hanno fatto dei passi avanti. Noi siamo lì. Dopo la vittoria di Supercoppa qualcuno ha ricominciato a parlare di Lazio. Io ero fiducioso, so la squadra che alleno. Ora si riparla di noi quando prima nei 7-8 posti nessuno ci considerava”.
KEITA – “Deluso? Ma no. Penso se ne sia parlato tanto. Parliamo di un giocatore sul quale ho sempre puntato ad occhi chiusi. Nessuno prima di me lo aveva fatto giocare così tanto e l’ho coccolato. Probabilmente ci avrei puntato ancora, ma nell’ultima settimana non ho visto gli atteggiamenti giusti e a uel punto ho deciso di escluderlo perché tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile”.
LA SUPERCOPPA – “Stiamo parlando di una vittoria storica e meritata perché nessuno alla vigilia ci avrebbe scommesso. Ero molto fiducioso, l’ho detto anche nella cena con il mio staff. A volte decidono anche gli episodi, ma ero fiducioso. Questa è stata la vittoria del gruppo”.
CLASSIFICA – “Quest’anno ci sono le milanesi che hanno investito tantissimo, le solite dello scorso anno e poi Atalanta, Torino e Fiorentina. Non ero d’accordo nel dire che siamo da 11esimo posto, ma da qui a dire che siamo da primi quattro. Ci sono squadre che si sono rinforzate più di noi quindi è presto. Dobbiamo parlare con il campo, vogliamo restare nei piani alti della classifica così che i nostri tifosi possano essere orgogliosi di noi”.
IL VAR – “Sarà da vedere. Io personalmente sono favorevole perché lo scorso anno siamo stati un po’ danneggiati e con la VAR non dovrebbe pià capitare. Ci dovremo abituare perché magari al 90′ bisognerà stare fermi un attimo per aspettare la decisione”.
LA PARTITA – “Ne ho parlato tanto con la squadra in quest igiorni. Domani dovremo fare una prova di grandissima maturità perché dopo una vittoria del genere magari involontariamente scatta qualcosa. Incontremo una neopromossa con un allenatore molto preparato e che conosco. Non sarà semplice”.
MERCATO – “Io l’ho detto e ridetto, per me dovrebbe essere già chiuso dalla vigilia della Supercoppa perché non sono contento che magarii per due partite i giocatori non giocano al massimo e per te quelle partite sono importantissime. Ora vedremo che succederà con Keita perché se andrà via andrà sostituito immediatamente”.
PALOMBI – “Potrebbe giocare perché ha lavorato bene dall’inizio del ritiro e bisogna vedere come procede il recupero di Leiva. Vedremo se ci saranno Palombi, Murgia, Di Gennaro. Domani decideremo”.
LUIS ALBERTO – “Penso che abbia fatto vedere a tutti che giocatore è. Ha tantissima qualità e sa abbinare tantissima quantità. Ha corso come Parolo e Milinkovic. Ho parlato tanto con lui e l’anno scorso non gli ho regalato nulla. Si allenato al massimo e ha meritato di giocare. Può giocare da mezzala, da play, da seconda punta. Lui è una grandissima risorsa che fortunatamente ho in squadra”.
HOEDT – “C’è la situazione di Hoedt da vedere e se ci saranno sviluppi. Lui è un giocatore importante perché ci dà diverse soluzione. Purtroppo ha chiesto di andare via perché vuole giocare sempre e gli ho spiegato che sempre qui non è possibile. Lo scorso anno ha giocato molto, ma lui dice che vuole giocare di più, continua con questo suo pensiero. Gli ho detto che grazie alla Lazio ha raggiunto la Nazionale. In caso ci fosse la cessione dovremo intervenire e prendere un giocatore con piede mancino”.
CAICEDO – “L’ho voluto, mi piace. Ha grandissimo spirito, si sta impegnando tantissimo e sono sicuro che ci darà grandi soddisfazioni”.
CERTIFICATI MEDICI – “Penso sia una cosa sbagliatissima perché si mancano di rispetto allenatore, società e compagni. Bisogna sempre comportarsi da uomini. Purtroppo sta diventando un’abitudine e deve cambiare per forza”.