Nato a Jesi il 26 dicembre 1194, Federico Ruggero di Hohenstaufen, noto come Federico II di Svevia, ultimo sovrano della propria dinastia a governare in Sicilia, nel corso del suo regno si impegnò con papa Onorio III a intraprendere una crociata e stipulò un trattato che prevedeva la scomunica in caso questa non fosse avvenuta entro l’estate del 1227.
I rapporti con il clero, poi, si incrinarono ulteriormente visto che Federico II voleva unire Regno di Sicilia e Impero e proprio nell’isola procedette con la confisca di beni ecclesiali e si intromise nella nomina di diversi vescovi. Tutto cambiò quando Gregorio IX succedette Onorio III e costrinse Federico II a cercare di portare a termine gli accordi presi in precedenza. Ma la peste che colpì i crociati causò l’inadempienza e degli accordi e anche se lui stesso si ammalò, il papa lo scomunicò il 29 settembre 1227 nella cattedrale di Bitonto.