Era il 14 dicembre 1977 quando nelle sale cinematografiche statunitensi uscì “La febbre del sabato sera”, pellicola cult interpretata da John Travolta, che grazie al ruolo di Tony Manero iniziò la sua scalata verso l’olimpo di Hollywood e conquistò la prima nomination agli Oscar.
Protagonista del film diretto da John Badham è proprio Tony Manero, un giovane commesso italo americanoche vive a Brooklyn e che spesso si ritrova nei guai insieme al suo gruppo di amici. Ma il sabato sera Tony si trasforma nella star della discoteca 2001 Odissey e quando sta per iniziare una gara di ballo lui rifiuta di far coppia con l’amica Annette e nella scuola di ballo che frequenta conosce Stephanie, una ragazza italo americana trasferitasi a Manhattan e giornalista, con la quale inizia una frequentazione. I due gareggiano in coppia e vincono la gara, ma Tony è insoddisfatto perché ritiene di aver vinto immeritatamente contro una coppia portoricana più preparata. Quella stessa sera tenta di violentare Stephanie, ma lei riesce a fuggire. Vittima, invece, del gruppo, è Annette. Ma è la morte di Bobby, avvenuta dopo una delle tante bravate della banda, che Tony rivaluta la sua vita e va da Stephanie per chiederle scusa.