Era il 17 gennaio 1998 quando Bill Clinton, all’epoca presidente degli Stati Uniti d’America, fu chiamato a deporre in merito al caso riguardante Paula Jones, una giornalista statunitense che lo accusò di molestie sessuali avvenute nel maggio del 1991, quando il politico ricopriva la carica di governatore dell’Arkansas.
Fu durante l’interrogatorio del 17 gennaio che Clinton, dopo aver negato ogni accusa, negò anche di aver avuto una relazione con una stagista della Casa Bianca, tale Monica Lewinsky, che durante il processo di Paula Jones fu chiamata in aula insieme ad altri dipendenti a contatto con il presidente. Ma la giovane stagista, assunta nel 1995 e successivamente trasferita al Pentagono, rivelò di aver avuto una relazione con Clinton a una sua collega, Linda Tripp, che in seguito registrò le chiamate con le testimonianze. La donna inocntrò la Leweinsky il 14 gennaio 1998 con addosso un registratore e ricevette dei documenti contenenti una guida sulle cose da affermare e da omettere durante le deposizioni. A far conoscere la realtà dei fatti ci pensò Drudge Report, che diede così il via al Sexgate.