Era il 19 febbraio 2008 quando Fidel Castro, politico cubano che portò avanti la rivoluzione contro il dittatore Batista e che negli anni occupò un ruolo importante nella scena internazionale, annunciò di non voler più ricoprire i ruoli di presidente del Consiglio di Stato e di Comandante in Capo che gli furono proposti:
“Ai miei stupendi compatrioti, che mi hanno fatto l’immenso onore di eleggermi al Parlamento in questi giorni [..] comunico che non aspirerò né accetterò più – ripeto – l’incarico di Presidente del Consiglio di Stato e di Comandante in Capo. Se occupassi una responsabilità che richiede mobilità e dedizione totale, che non sono più in condizioni fisiche di offrire, tradirei la mia coscienza. [..] Preparatevi sempre per il peggiore dei casi. Essere prudente nel successo come determinato nell’avversità, è un principio che non si deve dimenticare”.