Inter-Juve, Pjanic su Rafinha come Baselli su Pjanic: la difformità di giudizio dei fischietti
Non si è placata, nel post partita di Inter-Juve, la delusione e la rabbia dei tifosi nerazzurri per l’epilogo del derby d’Italia. E, soprattutto, per la direzione di gara dell’arbitro Daniele Orsato. Non tanto per l’espulsione di Vecino – che inizialmente il direttore di gara aveva valutato come cartellino giallo e, dopo il richiamo del Var Valeri, ha tramutato in rosso – quanto più per il secondo giallo che manca a Pjanic per un intervento scomposto e pericoloso su Rafinha. Tutti d’accordo: il bosniaco, già ammonito, andava cacciato per doppio giallo.Nella nostra moviola spiega Bergonzi, “Pjanic entra in maniera scomposta e pericolosa su Rafinha, va con la gamba alta sul corpo del brasiliano. È un intervento imprudente che sicuramente andava sanzionato col giallo: per Pjanic, già ammonito, sarebbe scattata l’espulsione. Era il minuto 58”.Orsato era lì, a due metri: ha deciso di non estrarre il secondo giallo e, anzi, di ammonire D’Ambrosio per proteste. La rabbia del popolo nerazzurro cresce quando i tifosi dell’Inter vanno a rivedere quanto successo nel derby Juventus-Torino del 23 settembre scorso. Arbitro Giacomelli, al Var c’era proprio Orsato. Protagonista ancora Pjanic, in questo caso come giocatore colpito. La dinamica dell’azione è la stessa: Baselli, già ammonito, entra con la gambia piegata e alta sul bosniaco, con un contrasto che – a rivederlo bene – è simile ma addirittura meno violento di quello di Pjanic su Rafinha. In quel caso Baselli, già ammonito, fu espulso per doppio giallo. Polemiche.Va detto che né a Torino né a San Siro il Var sarebbe potuto intervenire, in quanto si trattava di un intervento non da espulsione ma da cartellino giallo. Una situazione, quella dei gialli che possono portare al rosso, che non è contemplata nel protocollo Var. Stupisce, però, la difformità di giudizio in un episodio del genere.
