“La CISL Funzione Pubblica di Roma Capitale e Rieti esprime la più piena solidarietà e la più calorosa vicinanza umana al collega vigliaccamente aggredito nelle fasi successive allo sgombero del Camping River” così Giancarlo Cosentino dirigente della Cisl Fp Roma Capitale Rieti in merito al ferimento dell’agente della Polizia di Roma Capitale durante i disordini di ieri sera al Camping River. “Questo gravissimo e sconcertante episodio ci interroga, in chiave sindacale, sulla sicurezza degli operatori: sicurezza che nel caso di specie passava per una scientifica pianificazione delle operazioni e per un coordinamento pieno tra forze dell’ordine, al fine di evitare che, al termine della fase di vero e proprio sgombero, l’onere della vigilanza, un servizio di ordine pubblico a tutti gli effetti, ricadesse sulle spalle dei colleghi rimasti a presidio, risultati nei fatti, essere organizzativamente e numericamente inadeguati”.
“É inaccettabile e gravissimo pensare che poche decine di poliziotti locali si siano trovati a fronteggiare, in condizioni di grande inferiorità numerica, senza tutele e senza alcuna forma di dotazione strumentale idonea, un’intera folla rimasta per ore accampata all’esterno del campo. In un clima mediatico e politico avvelenato nel corso degli ultimi giorni, in un contesto ambientale delicatissimo e potenzialmente esplosivo, dove la tensione crescente lasciava presagire esiti non pacifici delle operazioni, non doveva mancare piena integrazione e altrettanto pieno coordinamento tra le forze impegnate nelle operazioni”.
“In questo richiamiamo con forza il ruolo che deve esercitare la sindaca Virginia Raggi, nell’ambito del comitato per l’ordine e la sicurezza, affinché sia garantito dal Prefetto una reale presenza interforze nella gestione delle operazioni. La sicurezza e la incolumità degli operatori non sono assolutamente negoziabili. Non è concepibile che servizi tanto delicati vengano organizzati senza un coordinamento che garantisca la presenza contestuale di tutte le forze partecipanti allo sgombero, lasciando poi al calare della notte solo poche unità della Polizia Locale a dover fronteggiare una comunità sgomberata tra cui si annidano soggetti anonimi che auguriamo vengano presto individuati e perseguiti”. “Al collega ferito – conclude Cosentino – e a tutti i colleghi coinvolti nelle operazioni la nostra massima vicinanza e il nostro completo sostegno”.
Sulla stessa linea di Cosentino anche Raffaele Paciocca Rsu Cisl fp e Andrea Venanzoni dirigente Cisl fp Ostia. “Esprimiamo come CISL X Mare totale vicinanza umana e solidarietà al collega rimasto ferito da un colpo di mattone durante le operazioni di sgombero del Camping River. Si era ben consapevoli, sia per la natura dell’insediamento sia per il clima politico montante in questi ultimi giorni e nutrito da polemiche che spesso hanno utilizzato locuzioni ed espressioni lesive di chi è preposto a far rispettare la legalità, delle difficoltà estreme della operazione”.
“Questo – proseguono – avrebbe implicato ben altro livello di pianificazione, organizzazione, cautela e cura, e un coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali intervenuti al fine di evitare, come poi puntualmente avvenuto, che al calare del sole a vigilare sul campo sgomberato ma con gli sgomberati ancora attorno l’insediamento rimanessero solo pochi poliziotti locali. Non è accettabile che lavoratori in nettissima inferiorità numerica, senza tutele e dotazioni strumentali di sicurezza, per altro dopo aver prestato per l’intera giornata un servizio sfiancante in una realtà le cui terribili condizioni igienico-sanitarie verificate dalla ASL erano a fondamento dello sgombero stesso, siano stati lasciati a svolgere un puro servizio di ordine pubblico di piazza.
Un fatto di gravità inaudita che paradossalmente si situa temporalmente a pochi giorni di distanza dalla diffusione da parte del Comando Generale di un opuscolo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, con cenni proprio ai servizi di vigilanza nei campi nomadi. Nel caso di specie in realtà il termine vigilanza è riduttivo visto che come ripetiamo si è trattato nei fatti di dover fronteggiare una folla riottosa, cosa questa che nel nostro ordinamento nazionale compete per ovvie ragioni al Reparto Mobile della Polizia di Stato.
Condanniamo altresì tutte le strumentalizzazioni politiche particolarmente gravi di chi ha leso l’ onorabilità e la professionalità dei colleghi intervenuti parlando in maniera inaccettabile di deportazioni, violenze, intimidazioni. Le parole molto spesso sono azioni e hanno sempre delle conseguenze.
Nell’esprimere ancora una volta solidarietà al collega ferito e vicinanza a tutte le lavoratrici e lavoratori impegnati nelle operazioni al Camping River, – concludono – ribadiamo la necessità di una piena e consapevole assunzione di responsabilità da parte di chi aveva il compito di organizzare, pianificare e dirigere”.