Bimbo segregato in Sardegna, urla demoniache e docce gelate per terrorizzarlo
Voci distorte a simulare suoni demoniaci per terrorizzare il ragazzino e per ricordargli che sarebbe andato all’inferno. Sono alcuni degli agghiaccianti particolari emersi dall’inchiesta sul minore segregato in una villetta di Arzachena, in Sardegna, e per il quale nelle corse ore è stata arrestata la zia, già indagata dopo l’arresto dei genitori.
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Voci distorte a simulare suoni demoniaci per terrorizzare il ragazzino e per ricordargli che sarebbe andato all’inferno. Sono alcuni degli agghiaccianti particolari emersi dall’inchiesta sul minore segregato in una villetta di Arzachena, in Sardegna, e per il quale nelle corse ore è stata arrestata la zia, già indagata dopo l’arresto dei genitori.
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