Carabinieri corrotti a Napoli: cellulari e linee riservate per le ‘soffiate’ al clan
Prosegue l’inchiesta sui presunti carabinieri corrotti: secondo un collaboratore di giustizia, lo scambio di informazioni segrete avveniva su cellulari riservati. Da uno dei militari, venivano fatte comunicazioni riservate verso un intermediario che, a sua volta, avvisava poi un uomo del clan Puca.
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Prosegue l’inchiesta sui presunti carabinieri corrotti: secondo un collaboratore di giustizia, lo scambio di informazioni segrete avveniva su cellulari riservati. Da uno dei militari, venivano fatte comunicazioni riservate verso un intermediario che, a sua volta, avvisava poi un uomo del clan Puca.
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