Briscola: 5 strategie per vincere.

Pensate di sapere tutto della Briscola? Uno dei giochi di carte più amati e che molto probabilmente avete imparato nelle serate invernali da piccoli, a fianco di genitori o nonni, sembra non avere segreti per i più. Ma se le regole della Briscola sono semplici da imparare, non significa che non si possano acquisire delle abilità per spiccare tra i partecipanti a un torneo, casalingo o meno.

Facciamo comunque un ripasso veloce delle regole della Briscola: almeno 61 punti da totalizzare per vincere, tre carte a testa, un mazzo di carte (napoletane o piacentine, di solito) da 40 carte, divise nei 4 semi tradizionali (coppe, denari, bastoni e spade), di cui uno, deciso in base alla casualità dell’ultima carta scoperta dal mazziere prima dell’inizio del gioco, che sarà quello che “comanderà” la partita determinando la briscola.

Tra le strategie di vittoria, possiamo sicuramente inserire quello che è un consiglio di buon senso, ma acquista un significato maggiore in tutti i giochi di carte: l’osservazione. I vostri avversari avranno uno stile di gioco e per lo più sono vezzi che potete sfruttare a vostro vantaggio nel momento in cui li avrete registrati e avrete imparato a riconoscerli.

Compagno dell’osservazione c’è il conteggio delle carte: bisogna tenere il conto delle briscole uscite, innanzitutto, quante e quali, ma anche dei punti totalizzati.

Questo ci porta al terzo consiglio: tempismo. È abbastanza comune tra i giocatori inesperti tenersi le carte “buone” (carichi di briscola, ad esempio) per le ultime mani, ma questa strategia potrebbe rivelarsi fallimentare, soprattutto se giocate in coppia. Ricordate che dovete mettere da parte più punti possibile, non “vincere” l’ultima mano.

Tra le regole della Briscola sono previsti più partecipanti, da 2 a 6, per quanto i più comuni siano appunto il gioco a 2 o a coppie, quindi a 4. È per quest’ultima eventualità che sarà utile il quarto consiglio: comunicazione. Forse i vostri nonni vi hanno tramandato i famosi “segni”, ma non serve conoscere quel linguaggio particolare per avere complicità con l’altra metà della vostra coppia, vi basta concordare il minimo: quando avete, o ha, un “carico” e di che tipo, quando vale la pena giocare una briscola.

Eccoci all’ultimo, ma non ultimo per importanza, consiglio: può convenire perdere la penultima mano. Senza smentire ciò che abbiamo scritto sopra, cioè che l’ultima mano non è per forza determinante, potreste trovarvi davanti all’eventualità di avere un assoluto bisogno dell’ultima carta, la briscola scoperta. Per accaparrarvela non vi resta che perdere la penultima mano, quindi. A volte, per vincere, si deve essere disposti a perdere qualcosa!

Photo by Nick Fewings on Unsplash


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