Anna, licenziata perché trans: “Non mi assume nessuno e io non voglio prostituirmi”
La storia di Anna, donna transgender nata e cresciuta a Bologna, è emblematica di una serie di stereotipi e stigmi che pesano ancora sulla nostra società. Già responsabile logistica presso un’azienda specializzata nel settore elettro-medicale, Anna si è trovata la lettera di licenziamento sul tavolo il giorno del suo ritorno da Bangkok, dove si è sottoposta all’intervento. “In separata sede mi è stato detto che, per via della mia scelta di cambiare sesso, non potevo più rappresentare l’azienda”, confida oggi, 20 novembre, Transgender Day Of Remembrance, giornata mondiale in ricordo delle vittime transessuali.
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La storia di Anna, donna transgender nata e cresciuta a Bologna, è emblematica di una serie di stereotipi e stigmi che pesano ancora sulla nostra società. Già responsabile logistica presso un’azienda specializzata nel settore elettro-medicale, Anna si è trovata la lettera di licenziamento sul tavolo il giorno del suo ritorno da Bangkok, dove si è sottoposta all’intervento. “In separata sede mi è stato detto che, per via della mia scelta di cambiare sesso, non potevo più rappresentare l’azienda”, confida oggi, 20 novembre, Transgender Day Of Remembrance, giornata mondiale in ricordo delle vittime transessuali.
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