È notizia recente che Amazon ha cacciato dal suo network di vendite alcune grandi e importanti aziende di prodotti cinesi. Questa voce è rimbalzata dopo che, solo pochi giorni fa, è stata scoperta una fabbrica di false recensioni che vedeva coinvolti venditori e truffatori.
La maggior parte degli utenti probabilmente non conosce i brand coinvolti, dato che stiamo parlando di aziende di prodotti elettronici, che vendono per esempio caricatori e batterie per smartphone.
Tale provvedimento non ha pertanto creato molto clamore, dato che la maggior parte degli utenti non presta attenzione al marchio quando acquista questo genere di articoli.
È raro che Amazon sospenda un seller che vende così tanti prodotti, tant’è che la stessa multinazionale americana non ha comunicato ufficialmente il motivo di questa mossa.
Esperti del settore e fonti vicine ad Amazon, tuttavia, credono che i venditori siano stati puniti per aver manipolato le recensioni dei clienti.
È contro le regole di Amazon pagare le persone per un feedback positivo, ma è anche un segreto di pulcinella che le recensioni comprate o falsificate siano comuni su Amazon come su altri siti web.
Tali sfratti suggeriscono come molte delle recensioni presenti sul portale siano inaffidabili, dimostrando il potere ma anche il limite del colosso americano.
Se alcuni dei migliori venditori di Amazon sono stati in grado di manipolare le valutazioni degli acquirenti, ciò dimostra quanto sia diffuso il problema.
Amazon, dal canto suo, conferma gli incessanti sforzi nel proteggere l’integrità delle recensioni, con l’obiettivo di innovare costantemente e studiare soluzioni, per garantire l’autenticità e la rilevanza delle valutazioni degli utenti.
Possiamo quindi fidarci di un feedback online quando è così facile aggirare il sistema?
Lorenzo Moretti, editore per il sito di recensioni professionali Nnhotempo.it, racconta come tale notizia aiuti a riflettere sulle difficoltà che vi sono nel riuscire ad identificare eventuali manipolazioni e truffe sul web.
«Amazon presumibilmente sorveglia più da vicino i grandi venditori, più di quanto non faccia con le imprese piccole. C’è una buona probabilità che le aziende sospese abbiano imbrogliato con le recensioni per molto tempo,» racconta Lorenzo. «Il mio consiglio è quello di consultare più fonti, non solo quindi le recensioni verificate degli utenti, che hanno realmente acquistato e provato il prodotto, ma anche quelle degli esperti e professionisti del settore».