Scomparsa Sara Pedri, parlano i colleghi: “Nel suo ospedale clima dell’orrore, era terrorizzata”

Scomparsa Sara Pedri, parlano i colleghi: “Nel suo ospedale clima dell’orrore, era terrorizzata”


Nell’ospedale Santa Chiara di Trento dove Sara Pedri ha lavorato per alcuni mesi prima di scomparire c’era un clima degli orrori. Lo hanno raccontato molti colleghi della ginecologa originaria di Forlì di cui si sono perse le tracce dallo scorso 4 marzo alla famiglia in queste settimane. “Sara ha iniziato a essere sempre più silenziosa, preoccupata, quasi terrorizzata: non aveva tempo per dormire o mangiare – racconta a Fanpage Roberta Venturella, Professore Associato presso Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro e per cinque anni tutor di Sara – io sono certa che qualcosa è successo in quell’ospedale”.
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Nell’ospedale Santa Chiara di Trento dove Sara Pedri ha lavorato per alcuni mesi prima di scomparire c’era un clima degli orrori. Lo hanno raccontato molti colleghi della ginecologa originaria di Forlì di cui si sono perse le tracce dallo scorso 4 marzo alla famiglia in queste settimane. “Sara ha iniziato a essere sempre più silenziosa, preoccupata, quasi terrorizzata: non aveva tempo per dormire o mangiare – racconta a Fanpage Roberta Venturella, Professore Associato presso Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro e per cinque anni tutor di Sara – io sono certa che qualcosa è successo in quell’ospedale”.
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