Sirolo, il fratello del 23enne ucciso con una focina: “Morto tra le mie braccia per aiutare gli altri”
Il racconto del fratello di Klajdi, l’operaio 23enne di origine albanese ucciso domenica pomeriggio a Sirolo, nelle Marche, con un colpo di fiocina al petto dopo un diverbio in strada: “Mi è morto tra le mani per aiutare gli altri, come faceva con me e la nostra famiglia. Voglio giustizia”.
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Il racconto del fratello di Klajdi, l’operaio 23enne di origine albanese ucciso domenica pomeriggio a Sirolo, nelle Marche, con un colpo di fiocina al petto dopo un diverbio in strada: “Mi è morto tra le mani per aiutare gli altri, come faceva con me e la nostra famiglia. Voglio giustizia”.
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