Scrisse all’amante: “Se muoio è stata mia moglie”. Giudici assolvono la vedova: “Lui raccontava bugie”
La morte di Ettore Treglia non è stata omicidio. L’uomo scrisse all’amante la sera prima del decesso: “Se mi trovano morto è stata mia moglie”, ma i giudici di Torino hanno assolto la donna: “La vittima raccontava un giorno bugie, l’altro pure, era propenso a inventare, mentire, ingigantire la realtà”.
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La morte di Ettore Treglia non è stata omicidio. L’uomo scrisse all’amante la sera prima del decesso: “Se mi trovano morto è stata mia moglie”, ma i giudici di Torino hanno assolto la donna: “La vittima raccontava un giorno bugie, l’altro pure, era propenso a inventare, mentire, ingigantire la realtà”.
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