Finisce 2-0 la sfida tra Lazio e Genoa. I padroni di casa tornano a sorridere ma serve continuità per ritrovare la giusta serenità
La Lazio è chiamata a vincere contro il Genoa di Gasperini. La formazione biancoceleste dopo la sonora batosta del San Paolo deve rialzare la testa di fronte al proprio pubblico, che – attraverso un comunicato – ha contestato società, allenatore e giocatori, rei di non avere reazione in questo momento di difficoltà. Pioli cambia la formazione e schiera nuovamente Cataldi, Kishna e Djordjevic (complice l’assenza di Matri), mentre Gasperini punta sul tridente formato da Perotti, Pandev e Ntcham.
La Lazio cerca di aggredire da subito, ma la prima grande occasione è proprio del Genoa, che colpisce il palo dopo appena 5′ con Rincon, servito da Pandev, l’ex di turno. Prova la risposta immediata la squadra di casa, ma al 20′ è di nuovo il Genoa ad arrivare dalle parti di Marchetti e lo fa sempre con Rincon: il giocatore parte in contropiede e riesce a superare Gentiletti, tira, ma non angola e il portiere biancoceleste non si fa sorprendere dalla conclusione. Al 25′ si fa ammonire Cataldi per un intervento su Rincon e poco dopo il Genoa prova la conclusione con Ntcham che si coordina bene dai 25 metri ma non inquadra lo specchio della porta. Arrivati alla mezzora sale la Lazio e al 32′ è Milinkovic-Savic a impegnare Lamanna con un bel tiro di testa su cross di Kishna. Segue un calcio d’angolo, ma i padroni di casa non riescono a impensierire i rossoblu. Bisogna aspettare il 32′ per il gol del vantaggio firmato Djordjevic: la punta della Lazio si fionda sul cross di Lulic e sigla così la sua prima rete stagionale. A questo punto gli uomini di Pioli acquisiscono sicurezza e attaccano ancora una volta con il numero 9, ma stavolta ci pensa Marchese a fermarlo e per questo viene ammonito. Da un’azione offensiva del Genoa nasce l’ammonizione di Mauricio, costretto a fermare Perotti irregolarmente per impedirgli di arrivare alla conclusione. Nel finale gli ospiti si rendono pericolosi con due punizioni tirate da Tachtsidis, ma Marchetti è sempre reattivo e respinge.
Al rientro Pioli non cambia nessun giocatore, mentre Gasperini effettua ben due cambi: dentro Dzemaili e Capel , fuori Tachtsidis e Ntcham. La Lazio pressa alto, cerca gli spazi per colpire ancora, ma il Genoa chiude bene e a sua volta prova a far girare la palla per riaprire la partita. Il primo ammonito del secondo tempo è Ciccokho, che per fermare Felipe Anderson, partito in velocità, allunga il braccio e trattiene. E proprio Ciccokho al 55′ è protagonista di un doppio intervento: prima salva su Djordjevic entrato in area, poi subito dopo si fa espellere per doppia ammonizione a causa di un nuovo fallo su Anderson. Poco dopo la Lazio ha una buona occasione con Kishna e Djordjevic, ma quest’ultimo non tira e prova a passarla di nuovo al compagno di squadra. Gasperini, intanto, è costretto ad effettuar l’ultimo cambio: dentro Figueiras e fuori Perotti. Tutto facile per la Lazio con la superiorità numerica. Il Genoa non riesce a rendersi pericoloso e al 62′ Felipe Anderson, dopo mesi di digiuno, segna il gol del raddoppio con un bel tiro a giro da fuori area. Proprio gli autori del gol e Milinkovic-Savic vengono sostituiti con Keita, Mauri e Morrison e dopo le ammonizioni di Gentiletti, Milinkovic-Savic e Figueiras, viene espulso anche Pandev a causa di un braccio alto su Mauricio.
Lazio che torna alla vittoria e lo fa contro la squadra che non batteva da ben otto sfide. Il percorso è ancora lungo, ma la squadra di Pioli oggi doveva obbligatoriamente vincere e rimettersi in carreggiata per dimenticare la disfatta di Napoli. Torna al gol Felipe Anderson e chissà che questo non serva a farlo sbloccare e a farlo tornare quello che l’anno scorso ha conquistato tutti.