Marino sullo stadio della Roma: “Opera capace di mobilitare grandi investimenti internazionali”. E la Curva Sud non entra all’Olimpico nella sfida contro il Carpi
Arrivano direttamente dalla Grande Mela le dichiarazioni del sindaco Marino sul progetto dello Stadio della Roma, che in questi giorni è tornato al centro dell’attenzione:
“La verifica del progetto riguardante lo stadio della Roma è ora oggetto della conferenza dei servizi avviata dalla Regione. È quello il luogo delle verifiche e delle correzioni da chiedere. Si tratta di un progetto importante a cui questa amministrazione tiene molto. Aspettiamo quindi con fiducia che si chiuda questa ultima verifica. Lo stadio e il progetto che lo accompagnaè stato oggetto di una delibera approvata dal consiglio comunale. Una decisione importante che riguarda un’opera capace di mobilitare grandi investimenti internazionali e di essere utile alla città grazie a opere pubbliche necessarie a questo quadrante e al suo sviluppo”.
Attraverso un comunicato la Curva Sud ha fatto sapere che contro il Carpi non entrerà all’Olimpico in segno di protesta nei confronti delle decisioni prese dal prefetto Gabrielli:
“Tutti a casa! La Questura di Roma ci denuncia per manifestazione non autorizzata, ma noi non abbiamo fatto altro che sostenere i nostri colori da uomini liberi. Vogliamo sottolineare che abbiamo preso questa scelta per non creare problemi a voi ragazzi , che condividete le nostre scelte, noi siamo i vostri parafulmini , mai la causa dei vostri guai alla faccia di chi ci addita come il marcio della curva. Nessuno di chi è entrato domenica alla partita è stato minacciato anzi ringraziamo ancora una volta tutti per la comprensione e collaborazione.
Sabato la Curva Sud rimarrà a casa, per non dare adito a strumentalizzazioni, per salvaguardare tutti i ragazzi, per dare uno schiaffo morale a chi vorrebbe metterci il bavaglio.
Noi non siamo in vendita, non accettiamo compromessi, non molliamo di un centimetro.
Finché la nostra Curva non sarà liberata, finché l’As Roma non aprirà gli occhi.
Ed ora cara Questura di Roma e Cara Digos venite a toglierci il televisore a casa!
Avanti Curva Sud fino alla Vittoria!”.