Nuovo scandalo gay a Santa Teresa d’Avila: la Curia nasconde le attività illecite e i cittadini la denunciano alla Santa Sede
Lo scorso luglio i parrocchiani di Santa Teresa d’Avila hanno inviato ai vertici della Santa Sede una lettera in cui esponevano i loro dubbi e perplessità riguardo le voci di presunti rapporti omosessuali nell’oratorio tra prelati e gigolò. I cittadini denunciano l’omertà delle gerarchie ecclesiastiche.
La missiva ha avuto ben 110 firmatari, che, preoccupati dai numerosi racconti sugli incontri gay dell’alto prelato, come quello del gigolò che a Villa Borghese trascorreva del tempo con un superiore dei carmelitani scalzi, hanno cercato di esortare alla moralità e alla correttezza l’ordine ecclesiastico, coinvolgendo la Santa Sede.
Tutto è avvolto nel mistero e nel silenzio. In una gelateria del centro storico per esempio lavora un 30 enne che fino a poco tempo fa era un carmelitano, ma il motivo per cui si è spogliato dall’abito talare è rimasto ignoto. Circola solo la voce che sia stato vittima di molestie.
di Angelica Leone