Per il dopo Marino arriva il prefetto Tronca. La nomina di commissario straordinario della Capitale è arrivata poco dopo la fine del mandato del chirurgo.
Il mandato di Ignazio Marino è terminato nel pomeriggio. 26 consiglieri hanno depositato e protocollato le firme per sciogliere la giunta dell’ormai ex primo cittadino, che in conferenza stampa ha affermato:
“Chi mi ha accoltellato ha 26 nomi e cognomi ma un solo mandante. Speravo che la crisi si potesse chiudere nell’aula in modo da poter spiegare con un dibattito chiaro e trasparente cosa stesse accadendo e, invece, si è preferito andare dal notaio, così gli eletti sono stati ridotti a meri ratificatori di decisioni prese altrove”.
E nel frattempo il prefetto Gabrielli ha firmato la nomina di Francesco Paolo Tronca, prefetto di Milano, che a Roma svolgerà il compito di commissario straordinario. Questo nuovo ruolo sembra essere il riconoscimento per il lavoro svolto nel capoluogo lombardo in occasione dell’Expo e, naturalmente, l’auspicio è che possa gestire al meglio la Capitale impegnata con il Giubileo. Il prefetto, neo commissario straordinario, si è detto orgoglioso della fiducia riposta nei suoi confronti.
L’identikit – Tronca è nato nel 1952 a Palermo, è esperto di sicurezza pubblica, di mediazione sociale, di problematiche dell’immigrazione e della gestione di emergenze. Si è laureato in Giurisprudenza nel 1975 e in seguito si è laureato in Storia (entrambe a Pisa, stesso ateneo). Nel 1977, dopo aver vinto il concorso di commissario di Polizia, ha preso servizio a Varese e due anni dopo, dopo la vittoria del concorso di consigliere di Prefetura, ha iniziato a lavorare a Milano, dove ha ricoperto il ruolo di capo della segreteria, quello di vicecapo e capo del gabinetto e viceprefetto vicario di Milano. Nel 2003 è diventato prefetto a Lucca e tre anni dopo ha ricoperto lo stesso ruolo a Brescia. Nel 2008 è diventato capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e nel 2013 è stato nominato prefetto di Milano. Tronca è anche Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.