Lazio dove sei? All’Olimpico solo il Milan di Mihajlovic in campo. Finisce 3-1 per i rossoneri e senza reazione dei padroni di casa
Da inizio stagione la Lazio aveva mostrato limiti e pecche a livello di gioco ma, almeno fino a ieri, aveva una certezza: l’Olimpico. L’imbattibilità casalinga è stata interrotta nel posticipo domenicale contro il Milan dell’ex Mihajlovic, che ha letteralmente strapazzato gli uomini di Pioli. Il mister biancoceleste nella conferenza pre gara si era detto “incazzato, non deluso” e si aspettava una reazione immediata perché la squadra doveva dimostrare chi voleva essere da grande e, ancora più importante, doveva dimostrare di essere in grado di colmare quel gap che la distanzia dalle prime della classe. I tifosi, che già nel primo tempo avevano capito l’antifona, non possono che sperare che non sia questa la squadra perché la stagione è ancora troppo lunga per simili brutture.
Già nel primo tempo il Milan parte meglio, fa possesso palla e prova subito a impensierire Marchetti, che però all’inizio ha vita facile con i tiri di Bonaventura e Cerci. Poi al 25′ Cerci crossa dalla destra, Marchetti è tutt’altro che perfetto e non blocca il pallone e a quel punto è tutto troppo facile per Bertolacci, che non deve far altro che accompagnare il pallone in rete. La Lazio non reagisce, l’attacco è completamente nullo (sì, Candreva, Anderson e Klose erano in campo) e, infatti, è il Milan ad andare vicino al raddoppio proprio con Cerci, che non può esultare solo a causa del palo. Si capisce subito che serve qualche cambio perché nella prima frazione di gioco c’è stata una sola squadra in campo e non è stata la Lazio.
Al rientro subito un cambio: dentro Cataldi e fuori Onazi. Ma al 53′ è il Milan a trovare il gol del raddoppio con Mexes, appena entrato in campo al posto di Alex, che spizza di testa un cross arrivato da calcio piazzato. A questo punto la gara per i biancocelesti è ancora più difficile perché i rossoneri, forti del doppio vantaggio, chiudono ogni spazio e controllano la gara senza particolari problemi. I quasi 30mila dell’Olimpico si chiedono dove sia la Lazio, ma non arriva alcuna risposta perché i ragazzi di Pioli non mettono in campo cattiveria e non mostrano alcun segno di reazione, quantomeno un accenno di orgoglio per rimettere in piedi una partita iniziata male. Una sola l’incursione dei biancocelesti, quella di Lulic, che alla fine non crea neanche un reale pericolo a Donnarumma. Uno sprint all’attacco lo da Kishna quando subentra a Candreva, ma da solo non può nulla. Giusto anche annullare il primo gol dei padroni di casa a causa del fuorigioco di Felipe Anderson. E dato che non c’è due senza tre, il Milan cala il tris con Bacca: Kishna perde palla a metà campo, gli ospiti ripartono e Bacca, mai aggredito da una difesa fin troppo morbida, mette a sedere Marchetti e festeggia il terzo gol della serata. Proprio Kishna, unico in campo con un po’ di grinta, segna il gol, inutile, della bandiera.
Serata nera per la Lazio. Va bene non essere ancora una grande, ma stavolta la squadra di Pioli non è neanche scesa in campo e ancora una volta è mancata la reazione. Testa al Rosenborg, ma domenica c’è un’altra grande da affrontare, la Roma che vuole mettere le mani sullo scudetto. In una settimana non si fanno miracoli, ma adesso non si può più sbagliare: sono cinque le sconfitte in undici gare di campionato. Un po’ troppe per una squadra che vuole dire la sua in Serie A.
MARCATORI: Bertolacci (M) al 25’ p.t.; Mexes (M) all’8’, Bacca (M) al 35’, Kishna (L) al 40’ s.t.