L’isola di Timor è la principale dell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda e per secoli fu colonizzata, prima dai giapponesi, poi dai portoghesi e dagli olandesi. Non mancarono proteste della popolazione e nel 1859 Timor Est diventò una colonia indipendente. Con la fine della Seconda guerra mondiale conquistò l’indipendenza tanto agognata e si riunì alla Repubblica d’Indonesia, fatta eccezione per la zona orientale di Timor, che nel 1973 fu trasformata in Regione autonoma della Repubblica portoghese. Ma con la Rivoluzione dei Garofani, il regime colonialista fu spodestato e si arrivò a pensare all’indipendenza. Ma questa fu ostacolata dall’Indonesia, che non riconobbe la nascita della Repubblica di Timor Orientale. Partì così l’invasione indonesiana, che diede vita alla resistenza timorese.
La gente manifestò il proprio dissenso e proprio in questo scenario si collocò la strage di Santa Cruz, avvenuta il 12 novembre 1991, con la quale i soprusi subiti dalla gente del posto divennero noti anche al resto del mondo. Il 12 novembre, durante la celebrazione del funerale di Sebastião Gomes, un indipendentista, migliaia di uomini accompagnarono la salma dalla chiesa al cimitero e misero in atto una protesta pacifica, senza creare disordine pubblico. Ma le forze indonesiane arrivate a supporto di quelle già presenti aprirono il fuoco sulla folla. A testimoniare la strage di Santa Cruz ci pensarono due giornalisti degli Stati Uniti che durante gli scontri cercarono di frapporsi fra i timoresi e i soldati indonesiani, subendo anche il pestaggio dei secondi. Alla fine quanto registrato fu consegnato a una giornalista olandese e in seguito fu inserito nel documentario First Tuesday, che una volta pubblicato nel Regno Unito provocò indignazione del mondo. Quel giorno morirono 250 persone e John Pilger, giornalista australiano, parlò di un totale di 400 morti e dispersi a seguito della protesta avvenuta il giorno successivo.
La strage di Santa Cruz creò non poco imbarazzo al governo indonesiano in quanto il video dell’accaduto provocò reazioni di solidarietà nei confronti della gente di Timor Est. Da quel giorno il 12 novembre è festa nazionale di Timor Est indipendente.