Pioli: “Episodi decisivi. Preoccupato? Devo esserlo. Il momento è delicato”

Pioli nella conferenza post derby: “Gli episodi decisivi della gara sono stati due, il rigore e la seconda rete. Tagliavento? Mi ha sorpreso che Orsato abbia diretto un’altra partita”

Pioli deve fare i conti con la polemica dei tifosi dopo questa nuova sconfitta della Lazio, la sesta in campionato. Nel post partita ha analizzato la sfida e ha detto che a deciderla sono stati due episodi: il rigore, che non è dipeso dalla squadra, e il secondo gol, che è arrivato a causa di un errore

Parte tutto dal rigore, ma la Lazio non è sembrata grintosa nel secondo tempo

“Gli episodi decisivi della gara sono stati due. Il rigore, che non c’era e ha cambiato la partita, e la seconda rete. Quella è stata un grande errore, commesso da noi perché non siamo stati attenti ad una situazione che conoscevamo bene”.

Tagliavento ancora uno dei migliori?

“Mi ha sorpreso che Orsato abbia diretto un’altra partita. Tagliavento buon arbitro, ma sfortunato con noi”.

Preoccupato?

“Terza sconfitta consecutiva, devo essere preoccupato. Devo esserlo. Il momento è delicato e dobbiamo lavorare meglio perché abbiamo le qualità per venirne fuori”.

Sei vittorie e sei sconfitte: ci sono deficit tecnici?

“Abbiamo commesso errori altrimenti non avremmo perso 6 partite. Ci vuole più attenzione, a volte abbiamo avuto limiti tecnici”.

Come gestirete la pausa?

“Conosco solo un modo: lavorare, testa bassa, parlare poco e parlare con i risultati”.

Avete esagerato con i lanci?

“È un’analisi corretta: qualche volta siamo riusciti a sorprenderli ma dovevamo alternare un po’ andando a giocare nelle linee. Le occasioni le abbiamo avute, ma non siamo riusciti a segnare”.

L’anno scorso sembrava che la Lazio si divertisse giocando, quest’anno no.

“L’entusiasmo si crea con i risultati e con la continuità che quest’anno non siamo riusciti ad avere. Solo con la concentrazione e determinazione se ne può venire fuori”.

La Lazio protesta poco e male? Djordjevic un’ora in campo?

Sulle proteste non credo. Io sono il primo responsabile di questo momento.