Lazio che va sotto e riesce a recuperare grazie al gol realizzato su calcio di rigore da Antonio Candreva, subentrato dalla panchina
La Lazio ha un solo obiettivo da perseguire contro il Palermo: la vittoria. Nelle ultime tre partite la squadra di Pioli non ha ottenuto un solo punto e le sconfitte cominciano a pesare dato che sono ben sei su dodici gare di campionato. Pioli, che con un’altra sconfitta sarebbe seriamente a rischio, decide di ridisegnare l’undici iniziale per tornare alla vittoria, lascia fuori Mauricio e Candreva e dà spazio dal primo minuto a Hoedt e Keita. Sulla sua strada c’è Ballardini, allenatore appena subentrato a Iachini, che vuole iniziare l’avventura rosanero al meglio.
L’approccio alla gara sembra positivo e dopo appena 3′ Milinkovic-Savic impensierisce Sorrentino con una conclusione che finisce di poco al di là dei pali. Seguono diversi calci d’angolo, ma di fatto non arrivano conclusioni pericolose. Non mancano gli errori in fase di costruzione del gioco, troppi, che permettono al Palermo di affacciarsi in attacco, senza però arrivare creare veri problemi a Marchetti. Questo fino al 21′ quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo il tiro di Laazar viene intercettato da Goldaniga che ha tempo di stoppare, girarsi e tirare un rasoterra che il portiere della Lazio non riesce a deviare. Arriva così il primo gol della partita e il primo in Serie A del difensore del Palermo. A questo punto ci si aspetta una reazione da parte dei padroni di casa, che dovrebbero assalire gli avversari e giocare con rabbia, ma è evidente il periodo nero attraversato dalla formazione, che non gioca con serenità. Il più positivo è sicuramente Milinkovic-Savic, che anche al 24′ cerca la soluzione personale e non trova la rete per poco. L’occasione del pareggio, poi, capita sui piedi di Biglia, che raccoglie un pallone rasoterra spazzato via male e dal limite dell’area calcia malissimo. Solo nel finale la Lazio riesce a rendersi pericolosa su calcio d’angolo: al 39′ Sorrentino nega la gioia del gol a Hoedt e devia il colpo di testa del difensore sopra la traversa. E il primo tempo si conclude tra i fischi dell’Olimpico che non appreza quanto visto nella prima frazione di gioco. Nonostante qualche occasione avuta, la Lazio gioca male, non ha un gioco brillante e non ha grinta. Evidente il malumore anche in panchina dato che alcuni giocatori vengono richiamati dal vice di Pioli, Murelli, a causa delle critiche mosse nei confronti del gioco dei compagni in campo.
Anche al rientro in campo non manca qualche fischio dagli spalti, ma i biancocelesti cercano subito di rimettersi in carreggiata e al 48′ si vedono annullare il gol segnato dal Hoedt, sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a causa di un fallo subito in area da un giocatore della squadra ospite. La difesa della Lazio, però, continua a non avere solidità e al 53′ il Palermo va vicino al raddoppio grazie al contropiede che permette a Chochev di arrivare al tiro. Marchetti si oppone e poi la difesa spazza via. Pioli cerca di invertire la rotta e al 58′ sostituisce Djordjevic e Felipe Anderson (prestazione decisamente insufficiente di entrambi) con Matri e Candreva, ma è di nuovo il Palermo ad andare vicino al gol con Chochev che, dopo aver ricevuto palla da Vazquez, cerca ancora una volta il tiro, ma Marchetti respinge e dopo una serie di rimpalli la palla arriva sui piedi di Gilardino che sciupa. Poi al 68′ arriva l’episodio che può rimettere la Lazio in partita: Lulic riceve palla sulla fascia, entra in area e viene steso da Hiljemark, che viene ammonito. A battere il calcio di rigore ci pensa in neo entrato Candreva, che non sbaglia e segna il suo primo gol in Serie A in questa stagione. Ballardini anche opera un doppio cambio e inserisce Trajkovski e Rigoni al posto di Hiljemark e Gilardino. Il gol dà forza alla Lazio, ma il Palermo è tutt’altro che vinto e Marchetti viene nuovamente chiamato in causa per ribattere un tiro potente di Rigoni. Nel finale le due squadre lottano per sfruttare al meglio i minuti a disposizione e proprio a inizio recupero Kishna ha l’occasione del 2-1, ma si divora il gol colpendo di testa il pallone servito da Basta e non inquadrando neanche lo specchio della porta.
Lazio che riesce a recuperare, ma ancora non torna alla vittoria, che ora manca da quattro partite in campionato. Male Djordjevic e Felipe Anderson, giustamente sostituiti, mentre Marchetti tiente in partita più volte la squadra. Solo dopo il gol del pareggio la Lazio ha provato reagire, ma per tornare tra le grandi bisogna fare molto di più Il pareggio non basta e l’Olimpico contesta.
LAZIO (4-3-3) – Marchetti; Basta, Hoedt, Gentiletti, Lulic; Milinković-Savić, Biglia, Parolo; Felipe Anderson (58′ Matri), Djordjevic (58′ Candreva), Keita (83′ Kishna). All. Pioli. A disp. Berisha, Braafheid, Konko, Mauricio, Patric, Radu, Candreva, Cataldi, Morrison, Matri, Kishna, Klose.
PALERMO (4-3-1-2) – Sorrentino; Struna (80′ Rispoli), Goldaniga, Gonzalez, Laazar; Jajalo, Brugman, Hiljemark (70′ Rigoni); Chochev, Vazquez; Gilardino (70′ Trajkovski). All. Ballardini. A disp. Colombi, Alastra, Rispoli, Andelkovic, Daprela, El Kaoutari, Rigoni, Maresca, Quaison, Trajkovski.
ARBITRO: Celi della sezione di Bari.
NOTE: Ammoniti – Chochev (P), Gentiletti (L), Matri (L), Hiljemark (L), Trajkovski (P), Biglia (L).