Terrorismo, Fabrizio Santori: “Una mulattiera in nome di Benedetta Ciaccia”. Così il consigliere regionale dopo la collocazione della targa con il nome della ragazza morta nell’attentato di Londra del 2005
“Grazie al nostro intervento e all’ultimo disperato grido di dolore di Roberto Ciaccia la targa, in memoria di Benedetta, vittima del terrorismo internazionale, è stata apposta dal comune. Sì, ma su una mulattiera, non certo su una via degna di essere chiamata strada. Perciò, anziché essere onorata, la memoria di Benedetta è stata offesa ancora una volta. La targa è stata collocata senza cerimonie, in silenzio. Nello stesso silenzio furtivo con cui ci si vergogna di quel che si sta facendo. Così, dopo 10 anni, il Campidoglio ha provveduto a commemorare una vittima degli attentati di Londra del 2005. L’unica vittima italiana. Una via vuota, muta e fredda, priva i opere di urbanizzazione, che nessun funzionario, dirigente od esponente politico responsabile di questo scempio dedicherebbe ad un proprio parente. Il problema è che, nonostante l’immagine che si vuole dare, la coscienza sociale e la sensibilità profonda dei cittadini è lontana anni luce da quella degli amministratori che hanno governato Roma, gli stessi che fino ad oggi non si sono neanche preoccupati di urbanizzare una strada impresentabile e pericolosa. Tutto questo dimostra che le manifestazioni di piazza della sinistra organizzate all’indomani degli attentati terroristici sono frutto dell’ipocrisia e non dell’impegno per contrastare il terrorismo. Infatti, la cosa più importante è lo spot, la propaganda ed il voler per forza apparire prendendo in giro i cittadini. Una vergogna che non ha pari”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.