Secondo il consigliere regionale del Lazio, il Comune di Roma ricatta gli abitanti dei residence di assistenza
Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio membro della commissione politiche abitative, denuncia lo scandalo degli uffici delle politiche abitative di Roma Capitale, che ricattano gli abitanti dei residence di assistenza alloggiativa temporanea, costringendoli ad accettare il buono casa o a decadere dal servizio di assistenza.
Ci sono state diverse segnalazioni da Casal Lumbroso e da Park Hotel Costanza, da parte di persone che sono state obbligate a passare dai CAAT ai SAAT, temendo così di perdere la casa e il contributo. Da considerare poi che il Comune eroga fondi con ritardi canonici, di oltre 3 anni. Il Campidoglio dovrebbe fornire adeguate garanzie ai cittadini che da anni attendono l’assegnazione di una casa popolare.
I residence sono l’emblema del degrado e dello sperpero che si è attuato a partire dalla giunta Veltroni, costando oltre 40 milioni di euro l’anno e che dovrebbero essere chiusi. Santori, sottolinea anche il verificarsi di fenomeni di razzismo al contrario,ovvero numerosi alloggi popolari vengono assegnati a immigrati, grazie alle occupazioni e alle normative volute dai centri sociali, prima che a cittadini italiani.
di Angelica Leone