Candreva a inizio gara e Parolo e Djordjevic nel secondo tempo regalano la vittoria alla Lazio, che si qualifica come prima del girone G
Il cammino europeo della Lazio è ben diverso rispetto a quello in campionato. I ragazzi di Pioli sono prima in classifica e hanno bisogno di un solo punto per qualificarsi. In occasione della sfida contro il Dnipro i biancocelesti cambiano volto e si schierano con il 4-4-2 cin Klose e Matri in attacco. Non c’è un grande pubblico ad accogliere i padroni di casa. all’Olimpico sono arrivate solo 3mila anime, vuoi il momento negativo della squadra, vuoi anche l’orario stabilito.
Alla Lazio, nonostante il brivido dopo 2′ a causa del tiro di Danilo che finisce fuori di pochissimo, bastano 4′ minuti per passare in vantaggio (finora mai un gol nel primo quarto d’ora per i padroni di casa) e a suonare la carica è ancora lui, Antonio Candreva, che rivede il pallone in area il pallone in profondità di Parolo, supera il portiere avversario e la piazza in rete. La Lazio controlla la gara e al 12′ il bel dialogo tra Candreva e Kishna porta all’episodio più che lascia ben pochi dubbi: l’olandese viene steso in area di rigore, ma né l’arbitro di porta (proprio a due passi) né arbitro e guardalinee credono sia fallo. E sempre Kishna e Candreva riescono a far male sulle fasce, ma i ritmi della gara con lo scorrere dei minuti si abbassano e a parte un tiro di Klose, che non colpisce bene, ci sono poche emozioni.
Il secondo tempo vede l’arbitro tirare fuori il primo cartellino giallo e, nonostante i falli compiuti dagli avversari, a farne le spese è Radu, che a causa della diffida salterà l’ultima gara contro il Saint-Étienne. Non sanzionato e neanche ritenuto falloso l’intervento a me. Al 57′ seconda sostituzione per il Dnipro: dentro Zozulya e fuori Bezus. Intorno al 60′ la Lazio inizia a subire la pressione del Dnipro ed emergono i limiti di una difesa che al 65′ poi non copre al meglio gli spazi e si fa raggiungere dal tiro di Bruno Gama, che colpisce totalmente indisturbato in area e batte Berisha. Pioli sostituisce Klose con Milinkovic-Savic e intanto la squadra reagisce immediatamente e torna in vantaggio al 68′ con Parolo, che viene servito da Kishna e trova la prima rete in EL, anche grazie alle deviazione che non permette a Boyko di parare il tiro. Ristabilito il vantaggio, di due allenatori optano per un altro cambio: da una parte dentro Djordjevic per Matri e dall’altra dentro Shakhov per Fedetskiy. E nella seconda metà del secondo tempo si fa ammonire anche Milinkovic, diffidato come Radu. Il Dnipro prova a riacciuffare il risultato nel finale con Seleznyon, ma il suo tiro, anche se di pochissimo, finisce alla destra di Berisha. Risponde la Lazio, ma Lulic, servito in area e completamente solo è lento e macchinoso e alla fine il suo tiro viene ribattuto. Cerca il primo gol con l’aquila sul petto anche Cataldi e l’occasione arriva su calcio di punizione. Il suo tiro, però, viene deviato da Boyko. A segnare ci pensa Djordjevic.
Non una prestazione indimenticabile ed emozionante, ma oggi contava solo il risultato e la Lazio l’ha ottenuto. E con la vittoria la Lazio si qualifica con un turno di anticipo.
LAZIO (4-4-2) – Berisha; Konko, Mauricio, Gentiletti, Radu; Candreva, Cataldi, Parolo, Kishna (’80 Lulic); Klose (65′ Milinkovic-Savic), Matri (’70 Djordjevic). All.: Pioli. A disp.: Marchetti, Basta, Hoedt, Lulic, Onazi, Biglia, Djordjevic.
DNIPRO (4-1-4-1) – Boyko; Fedetskiy (’74 Shakhov), Douglas, Gueye, Matos; Chygrynskiy; Matheus (41′ Anderson Pico), Bezus (57′ Zuzulya), Danilo, Bruno Gama; Seleznyov. All.: Markevyč. A disp.: Lastuvka, Anderson Pico, Tomechak, Edmar, Babatunde, Zozulya, Cheberyachko.
ARBITRO: Mažeika (Lituania)
NOTE – Ammoniti: Radu (L), Parolo (L), Danilo (D), Leonardo (D), Milinkovic-Savic (L)