Sarà la Juve a sfidare in semifinale l’Inter di Mancini. La Lazio cade all’Olimpico e a decidere la gara è Lichsteiner
Lazio e Juve si ritrovano in Coppa Italia dopo la finale dello scorso anno vinta dai bianconeri, ma stavolta ci si gioca l’accesso alla semifinale contro l’Inter. Pioli, che deve sfatare il tabù che lo vede perdente contro Allegri, si affida allo stesso undici schierato nel secondo tempo contro il Bologna, ma in difesa c’è la novità con Bisevac accanto a Mauricio, mentre Allegri fa rientrare Pogba.
I padroni di casa optano subito puntano subito sul pressing alto per impedire ai campioni in carica di poter affondare l’attacco decisivo. Tanta tattica inizialmente, Lazio e Juve non vogliono scoprirsi per evitare di lasciare spazi alle ripartenza degli attaccanti avversari. La prima vera occasione da gol arriva al 13′ con Keita, servito benissimo da Milinkovic-Savic, che si invola nell’area di rigore bianconera e tira di piatto, ma senza inquadrare lo specchio della porta e sciupando l’occasione del vantaggio. Al 16′ risponde Pogba che devia il cross effettuato dal calcio di punizione guadagnato da Zaza (scomposto l’intervento di Mauricio, che non viene ammonito). Vicino alla mezz’ora di gioco la Juve sale e ha un’occasione con Pogba, che dal limite dell’area di rigore cerca gol di precisione, ma si vede respingere la conclusione da Berisha. Al 33′, poi, Morata, dopo un bel sombrero su Bisevac, si lancia in area e reclama un calcio di rigore a causa di un contatto con il difensore biancoceleste. Ma Damato non è d’accordo, giustamente dato che la punta spagnola cade fin troppo facilmente, e lascia proseguire. E il primo tempo si chiude sul punteggio di 0-0 senza altre situazioni degne di nota. La partita è bloccata, c’è equilibrio, la Juve punta a colpire in ripartenza, mentre la Lazio cerca di tenere il controllo, ma il suo possesso palla è sterile dato che non porta a potenziali pericoli per gli avversari. Un primo tempo con molte interruzioni e poche occasioni.
I due allenatori decidono non cambiare le formazioni scese in campo a inizio gara e il secondo tempo inizia con gli stessi 22 giocatori del primo tempo. La Lazio sembra avere il piglio giusto, ma la prima grande occasione della seconda frazione di gioco, nonché la prima grande occasione della Juve, è di Zaza. Il giocatore bianconero arriva sul pallone deviato da Berisha sul tiro di Morata, ma si divora il gol a porta vuota e, infatti, il suo destro colpisce la rete esterna. Ma al 65′ la Juve passa in vantaggio e lo fa con l’ex di turno, Lichsteiner: Zaza tira, il suo bel tiro a giro finisce sul palo, ma poi finisce sui piedi dello svizzero, che si prende tutto il tempo per tirare e alla fine segna. Gol che non viene assegnato subito dato che Berisha si lancia per tirare il pallone e lo devia, ma grazie il guardialinee assegna la rete e la gol technology. A questo Pioli schiera in campo Felipe Anderson al posto di Konko per cercare di riaprire la gara. La Lazio accusa il colpo e poco dopo rischia di subire il raddoppio con Sturaro, ma lo juventino non sfrutta bene e chiude troppo il tiro mancino. Spazio anche a Matri, ma la Juve è padrona del campo e la Lazio non è in grado di creare pericoli alla squadra di Allegri. E nel finale i padroni di casa finiscono in dieci a causa dell’infortunio di Biglia, che ha bisogno della barella. Il risultato lo salva Berisha nel recupero e per ben due volte dato che prima è chiamato a respingere il tiro di Dybala e poi deve anche fare gli straordinari quando Mandzukic arriva a tu per tu in area di rigore.
Meritato il passaggio della Juve, che ancora una volta batte i biancocelesti e lo fa, occasione di Keita a parte, senza soffrire. Ci si aspettava di più dai padroni di casa, ma a quanto pare i giocatori – come detto da Pioli – devono ancora capire cosa fare da grandi. Perdere con la Juve ci sta, ma giocare senza grinta un’intera frazione di gioco è tutt’altra storia. Nel secondo tempo la squadra di Pioli non è riuscita a tenere il campo e non ha mai impegnato Neto. Ma, a differenza del primo tempo, non è neanche riuscita a contenere gli avversari.
LAZIO (4-3-3) – Berisha; Konko (73′ Felipe Anderson), Biśevac, Mauricio (60′ Hoedt), Radu; Milinkovic, Biglia, Lulic; Candreva, Klose (82′ Matri), Keita. All. Pioli. A disp. Guerrieri, Matosevic, Hoedt, Braafheid, Patric, Parolo, Onazi, Cataldi, Felipe Anderson, Mauri, Matri, Djordjevic.
JUVENTUS (3-5-2) – Neto; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichsteiner (80′ Cuadrado), Sturaro, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Morata (76′ Mandzukic), Zaza (89′ Dybala). All. Allegri. A disp. Buffon, Audero, Rugani, Hernanes, Padoin, Cuadrado, Asamoah, Mandzukic, Dybala.
ARBITRO: Damato (sez. Barletta)
AMMONITI: Lulic (L), Chiellini (J), Mauricio (L), Konko (L), Dybala (J)
Lazio: Lichsteiner castiga la Lazio. La Juve vola in semifinale di Coppa Italia - Sport Go
20 Gennaio 2016 @ 22:52
[…] Lichsteiner castiga la Lazio. La Juve vola in semifinale di Coppa Italia […]