Family Day al Circo Massimo, la folla dice “no” al ddl Cirinnà. Gandolfini: “Renzi dovrà tenere conto di questa piazza”
Due milioni di persone è la stima – secondo gli organizzatori – delle persone accorse al Circo Massimo in occasione del Family Day. Intere famiglie, con tanto di bambini e passeggini al seguito, si sono radunate a Roma per dire no al ddl Cirinnà (nel frattempo Anonymous è entrata nel sito dell’organizzazione e ha fatto comparire la scritta “Stop Omophobia , love is love”). Associazioni cattoliche e centrodestra hanno dato il proprio appoggio ai manifestanti, persone comuni che non sono a favore del matrimonio (ma non per forza contro il riconoscimento delle unioni civili) tra coppie dello stesso sesso perché “è tra uomo e donna” e persone che sono totalmente contrarie all’utero in affitto.
C’è chi come Alfano, ministro dell’Interno, ha incontrato Massimo Gandolfini, l’organizzatore del Family Day, e deciso di dimostrare il proprio appoggio attraverso un tweet in cui ha scritto “Adesione piena a obiettivi manifestazione” e chi, invece, ha deciso di metterci la faccia nonostante la carica ricoperta. È il caso del ministro dell’Ambiente Galletti, che si è rivolto al Parlamento dicendo che “dovrà tenere conto della piazza di oggi perché qui ci sono centinaia di migliaia di famiglie italiane che testimoniano come nel nostro Paese sia radicato il valore della famiglia, intesa come unione tra uomo e donna”.
E non sono mancati riferimenti a Renzi, al quale è stato dedicato uno striscione riportante la scritta “Renzi ci ricorderemo”. Proprio lo striscione ha portato Adinolfi a dire quanto segue:
“Non c’è da contrapporre. Qui c’è un popolo che dice una cosa chiara, poi la politica può ascoltare o no. Ho visto uno striscione che dice ‘Renzi ci ricorderemo’. Può decidere di non ascoltare, ma se lo farà il popolo ricorderà”. Anche Brunetta ha ribadito il concetto: “Il Paese non è con la minoranza di Renzi, il Paese è qui, ci sono laici e cattolici. Abbiamo presentato decine di emendamenti sulla base dei nostri valori: no al ddl Cirinnà, no all’utero in affitto, sì al riconoscimento delle coppie omoaffettive senza oneri per lo Stato. Porteremo avanti questa battaglia”.
Gandolfini ha ripreso parola prima della fine dell’evento per ribadire la contrarietà al disegno di legge:
“Questo disegno di legge Cirinnà, che non è accettabile, rende assolutamente necessario che si debba fare un’azione radicale. Non si tratta di sistemare qualcosa, deve essere totalmente respinto. Le femministe dovrebbero vomitare all’idea che si possa comprare l’utero. Valutate bene la vostra cosceinza perché un giorno delle azioni che farete dovrete rendere conto. Papa Francesco ci ha ricordato che non può esserci confusione tra matrimonio e ogni altro tipo di unione”. Poi cita Giovanni Paolo II: “Non vi spaventi la difficoltà del compito. Non vi freni la constatazione di essere minoranza. La storia dell’Europa dimostra che non di rado i grandi salti qualitativi della sua cultura sono stati propiziati dalla testimonianza, spesso pagata col sacrificio personale, di solitari. La forza è nella verità stessa e non nel numero. L’Europa di domani è nelle vostre mani. Siate degni di questo compito. Voi lavorate per restituire all’Europa la sua vera dignità: quella di essere luogo dove la persona, ogni persona, è affermata nella sua incomparabile dignità. A noi la battaglia – dice Gandinolfi – a Dio la gloria”.