Tra Genoa e Lazio finisce a reti bianche. Un pareggio che non serve a nessuno e che non rilancia la squadra di Pioli
Al Ferraris si sfidano il Genoa (sedicesimo in classifica a 24 punti) e la Lazio (nona in classifica a quota 32 punti). Due squadre deluse che quest’anno non stanno ottenendo i risultati che ci aspettava dato che i padroni di casa lo scorso anno avevano ottenuto l’accesso alla UEFA (solo dopo sono subentrati problemi con la licenza) e gli ospiti si erano affermati come la vera rivelazione della stagione, tanto da centrare il terzo posto e il preliminare di Champions League. Pioli sorprende tutti e rilancia Felipe Anderson e Mauri dal primo minuto, mentre lascia fuori Lulic e Keita, due giocatori in grado di fare la differenza in campo.
La partita inizia su ritmi alti e la Lazio impegna subito Perin con un bel tiro al volo di Cataldi al 5′ che viene respinto in calcio d’angolo. Il primo tempo non offre grandi spunti, ma i biancocelesti cercano di controllare la gara, anche se a volte si prendono qualche rischio di troppo, come quando al 13′ Basta sbaglia un controllo del pallone e Marchetti interviene per sventare ogni possibile pericolo. Il serbo non sembra essere in grande forma e, infatti, Laxalt prova ad approfittarne. La grande occasione, però, è targata Lazio: al 19′ Mauri devia di testa un cross arrivato su calcio d’angolo e impedirgli la gioia del gol ci si mette la traversa. Il Genoa, invece, non riesce a creare vere occasioni da gol fino a quando Cerci, allo scoccare del 38′, si vede salvare a pochi centimetri dalla linea della porta un cross diventato insidiosissimo. Per lui sarebbe stato il primo gol dell’era Genoa. Dopo 2′ di recupero Orsato mette fine a un primo tempo che vede la Lazio poco grintosa negli ultimi venti metri e incapace di sfruttare le azioni offensive (basti pensare ai 6 calci d’angolo guadagnati nei primi venti minuti).
Al rientro Pioli fa entrare Patric al posto di Basta, un’altra mossa a sorpresa dato che il ragazzo ha giocato solo mezz’ora contro il Chievo e appena 1′ contro l’Inter. La prima parte del secondo tempo e tutt’altro che esaltante: le due squadre sono bloccate e non ci sono occasioni da gol. Questo fino al 63′, minuto che vede Marchetti protagonista di una grande parata sul colpo di testa di Munoz e sul tiro di Pavoletti (o in un secondo momento viene fischiato il fuorigioco del giocatore genoano). I padroni di casa sembrano avere più benzina degli ospiti e al 76′ Marchetti deve opporsi a Tachtsidis, che in area di rigore riesce a liberarsi del marcatore e crearsi lo spazio per girarsi verso il portiere biancoceleste. Gli uomini di Pioli, invece, provano a rispondere con Keita, che entra bene in partita e si rende protagonista delle azioni offensive della squadra.
Anche in questa gara emergono tutti i limiti della Lazio, che dopo la traversa del primo tempo è stata incapace di creare veri pericoli. Sorge spontaneo chiedersi come Pioli possa decidere di lasciare in panchina giocatori come Lulic e Keita e di tenere in campo per 90′ Djordjevic e Felipe Anderson, due giocatori in evidente crisi: il primo non è mai protagonista delle azioni della squadra e il secondo si incaponisce e prova giocate inutili dato che l’ultimo dribbling che gli è riuscito è ormai datato. La sua involuzione, come quella di Parolo, la dice lunga sulla forma della squadra. O forse la scorsa stagione è stata un’eccezione? E per la terza partita consecutiva la Lazio non ha segnato.
GENOA (3-4-3) – Perin; Munoz, Burdisso Ansaldi (58′ Rigoni); Izzo, Rincon, Dzemaili, Laxalt; Suso (79′ Lazovic), Pavoletti, Cerci (69′ Tachtsidis). A disp. Lamanna, De Maio, Marchese, Capel, Ntcham, Pandev, Fiamozzi, Gabriel Silva, Matavz. All. Gian Piero Gasperini
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta (46′ Patric), Mauricio, Hoedt, Konko; Milinkovic, Cataldi (78′ Lulic), Parolo; Felipe Anderson, Djordjevic, Mauri (64′ Keita). A disp. Berisha, Guerrieri, Braafheid, Gentiletti, Klose. All. Stefano Pioli
ARBITRO: Orsato (sez. Schio).
ASSISTENTI: Di Liberatore-Fiorito. IV UOMO: Alassio.
ADDIZIONALI: Mazzoleni-Chiffi
AMMONITI: 19′ Parolo (L), 52′ Suso (G), 61′ Munoz (G), 72′ Cataldi (L), 85′ Rincon (G), 86′ Lulic (L)