Fidel Castro è stato il politico cubano che, una volta tornato in patria clandestinamente a causa dell’esilio cui fu costretto dopo aver organizzato il disastroso attacco alla caserma di Moncada, fondò il Movimento 26 luglio (nome ispirato proprio dalla data dell’attacco fallito) per guidare la rivoluzione contro la dittatura di Batista.
Il supporto delle gente crebbe vertiginosamente e lui riuscì a organizzare un gruppo di guerriglieri composto da oltre 800 uomini per far fronte all’attacco di Batista nella cosiddetta Operazione Verano (ben 17 i battaglioni lanciati contro i rivoluzionari). Nonostante l’inferiorità numerica, le forze di Fidel Castro riuscirono a creare non poche difficoltà e vinsero diversi scontri, anche grazie alla graduale resa da parte dell’esercito nemico.
Proprio il capodanno del 1959 segnò la svolta dato che Batista scappò da Cuba e permise a Castro di entrare a L’Avana. Il 5 gennaio Cardona diede vita a un nuovo governo, l’8 gennaio Fidel Castro divenne Comandante in Capo delle Forze Armate, ma appena un mese dopo, il 13 febbraio, Cardona si dimise e lui, che poi venne anche rinominato il Lider Máximo, assunse ufficialmente la carica di primo ministro il 16 febbraio 1959 – con la promessa di far continuare la rivoluzione – e la conservò fino al 2 dicembre 1976, data in cui venne abolita.