Frodavano il Comune di Ardea con i rifiuti ingombranti: i Carabinieri hanno scoperto un sistema in cui era coinvolto anche un geometra
Questa mattina il Nucleo Operativo Ecologico (NOE) dei Carabinieri di Roma ha disposto gli arresti domiciliari per cinque persone su richiesta della Procura della Repubblica di Velletri. Il provvedimento riguarda un 41 enne e un 48 enne campani, soci e gestori delle imprese Helios Srl e L’Igiene Urbana Srl, un 48 enne campano e un 38 enne romano, entrambi responsabili della sede di Ardea della stessa L’Igiene Urbana, e il geometra presso il comune di Ardea.
Le accuse sono quelle di frode nelle pubbliche forniture, induzione indebita a dare o promettere utilità, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico. L’indagine è partita quasi due anni fa e ha accertato come la società L’Igiene Urbana abbia frodato il comune di Ardea con addebiti di costi non dovuti per i rifiuti speciali e la compiacenza del geometra arrestato (l’azienda ha vinto l’appalto nel 2010).
Le intercettazioni e le immagini della videosorveglianza hanno consentito di appurare le varie responsabilità. In particolare, la società ha asportato le parti metalliche di alcune apparecchiature depositate come rifiuti, miscelando i resti delle stesse apparecchiature con quelli ingombranti conferiti dai cittadini nelle isole ecologiche.
Gli scarti venivano poi conferiti presso l’impianto di trattamento rifiuti della Helios, assicurando guadagni rilevanti sui costi di gestione e smaltimento. I militari hanno accertato 21 operazioni illegali per un totale di 710 tonnellate di rifiuti pericolosi.
L’Igiene Urbana ha anche mischiato i rifiuti ingombranti in sette occasioni con quelli di un altro gruppo che si occupa di raccolta pubblica per due comuni dell’hinterland romano. In aggiunta, si è scoperta la falsa attestazione di verifiche nei confronti dell’azienda.