La partita tra Lazio e Galatasaray si infiamma improvvisamente: all’1-2 di Parolo e Anderson risponde Yasin, ma poi Klose allunga e trova il primo gol
Lazio e Galatasaray si giocano il passaggio agli ottavi di finale di Europa League nella sfida di ritorno che si gioca all’Olimpico. Si riparte dall’1-1 di Intsanbul, risultato che dà un leggero vantaggio alla squadra di Pioli, ma il risultato è ancora incerto e per non buttare la stagione è necessario passare il turno. Lo sanno sia i giocatori sia l’allenatore emiliano. Oggi serve una prestazione di carattere per poter sperare di proseguire il sogno europeo e arrivare il più lontano possibile.
Lazio e Galatasaray entrano in campo con aggressività, pressano, e questo fa sì che entrambi gli schieramenti sbaglino diversi palloni nella fase di impostazione del gioco. A farsi vedere in attacco per prima a la squadra di Pioli con il tiro di Parolo – servito bene da Felipe Anderson, che dà il via all’azione con una bella cavalcata in avanti -, che non prende bene le misure. I due portieri non corrono nessun reale pericolo, ma tra le due squadre è la Lazio a proporsi di più dalla parti di Muslera e all’11’ è Milinkovic-Sacic che prova a segnare ancora una volta di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Proprio il centrocampista riesce a far ripartire la squadra in più di un’occasione, ma la mancanza di velocità nella manovra permette al Galatasaray di coprire gli spazi. Marchetti ha ben poco di cui preoccuparsi dato che nella prima frazione di gioco, a parte un paio di uscite, non è mai impegnato, eccezione fatta per il tiro di Sneijder, che non gli crea nessun pericolo. Gli ospiti alla mezz’ora sembrano voler salire in cattedra, ma i padroni di casa riprendono il controllo della gara e cercano di chiudere in attacco. L’ultimo tiro, quello che impegna di più Muslera, costretto a respingere in calcio d’angolo, è di Biglia. E il primo tempo finisce con ben poche emozioni. La Lazio può permettersi di gestire, ma serve il gol per avere più certezze e per questo è necessario giocare con più velocità. Deludono Lulic e Felipe Anderson: il primo è poco partecipe in fase offensiva, il secondo sembra iniziare bene, ma poi si estranea e quando entra in possesso del pallone prova continuamente a saltare l’avversario.
Al rientro, come era facile aspettarsi, la Galatasaray gioca subito in attacco e riesce ad arrivare sul fondo e a servire il pallone in area, ma la Lazio si salva perché su quel pallone non riesco a intervenire nessun giocatore. Nonostante corra qualche rischio in più, al 56′ la prima vera occasione da gol è dei biancocelesti: Biglia avanza indisturbato e serve Matri, smarcato in area di rigore, ma il palo toglie all’attaccante la gioia del gol. Basta aspettare poco e la partita, improvvisamente, si infiamma: la Lazio piazza un 1-2 ammazza partita con Parolo, per lui gol di testa su assist di Biglia dal calcio d’angolo, e con Felipe Anderson, che finalizza e chiude al meglio il contropiede targato Candreva-Matri, ma il Galatasaray reagisce immediatamente e accorcia le distanze con Yasin, il giocatore pronto ad abbandonare il campo, che si trova a tu per tu con Marchetti e non sbaglia. Sbaglia in questo caso Bisevac, reo di essersi fermato e di aver lasciato proseguire indisturbato il giocatore avversario. I turchi ci credono, ma la Lazio non subisce il contraccolpo e continua a gestire e a cercare il terzo gol. Ad andare vicino al 3-1 è Klose, entrato al posto di Matri, che entra in area, arriva a contatto con Muslera e cerca il gol anche da terra, che non arriva grazie all’intervento sulla linea di Chedjou. Ma il tedesco non deve aspettare molto e, infatti, al 73′ segna a porta sguarnita grazie all’assist al bacio di Radu. Nel finale due occasioni: il Galatasaray impegna Marchetti su calcio di punizione e costringe il portiere biancoceleste a rifugiarsi in calcio d’angolo, la Lazio parte in contropiede e va vicino al poker con Candreva, ma Muslera è bravo e non si lascia scavalcare dal centrocampista.
La Lazio si aggrappa all’Europa e passa il turno con merito. Non soffre mai l’iniziativa avversaria, ma si complica la partita da sola, proprio quando tutto sembra essere in discesa. A chiudere definitivamente i giochi ci pensa Miro Klose, che cerca da subito il gol e lo trova alla seconda occasione, riuscendo – finalmente – a sbloccarsi. Grande impatto sulla gara del numero 87, che riesce a dare più dinamismo all’attacco della squadra. La vittoria è importante e dice che la squadra di Pioli ha ancora un obiettivo importante cui aggrapparsi in una stagione di alti e bassi.
LAZIO (4-3-3) – Marchetti; Konko, Bisevac, Mauricio, Radu; Milinkovic, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Matri (70′ Klose), Lulic (57′ Candreva). All.: Pioli. A disp.: Berisha, Hoedt, Basta, Cataldi, Mauri, Candreva, Klose.
Indisponibili: de Vrij, Gentiletti, Kishna, Morrison
Squalificati: Keita
Diffidati: Parolo, Hoedt
GALATASARAY (4-2-3-1) – Muslera; Sarioglu (66′ Bulut),Denayer, Balta, Carole; Donk (85′ Kisa), Chedjou; Öztekin (76′ Adin),Inan, Sneijder, Podolski. All.: Denizli. A disp.: Gonen, Kisa, Bulut, José Rodriguez, Kaya, Gunter, Adin.
Indisponibili: Altintop, Gumus, Camdal, Sinan
Squalificati: nessuno
Diffidati: Donk, Adin
ARBITRO: Bezborodov (Russia)
ASSISTENTI: Golubev e Gavrilin
IV UOMO: Danchenko
ADDIZIONALI: Eskov e Fedotov