Presentata nella mattinata di oggi, lunedì 21 marzo, la mappatura del patrimonio immobiliare comunale in una conferenza stampa in Campidoglio. Ne è risultata l’esistenza di: immobili affittati con canoni bassissimi, rispetto agli alti redditi dei proprietari e addirittura di “immobili fantasma”, ossia non censiti nel sistema di gestione comunale delle locazioni.
Si parla di canoni mensili di locazione irrisori, alcuni esempi: 1,81 euro per un immobile a due passi dalla stazione Termini, i 4,17 euro per uno nei pressi di piazza Mazzini e i circa 33 euro per uno vicino al Colosseo; oppure il rapporto tra un volume d’affari superiore a 1 milione di euro e un canone di 380 euro, per un immobile in zona Trastevere. Mentre per quanto gli immobili fantasma, si parla di 21 unità ad uso abitativo e 9 uffici e pertinenze. Ancora più paradossale è che il fenomeno della morosità è poco ricorrente per gli immobili i cui inquilini sono morti, ovvero sebbene deceduti continuano a pagare l’affitto.