Salvatore Buzzi dice la sua verità dal carcere e durante l’udienza del processo è tornato a parlare dei politici romani. Gli era diventato impossibile anche solo presentarsi in consiglio comunale visto che tutti gli chiedevano favori e il sistema è peggiorato con l’insediamento di Marino, mentre con Alemanno “il sistema era legato esclusivamente ad alcuni settore e ad alcune persone“.
Ma l’attacco di Buzzi arriva dopo, quando afferma che stranamente l’inchiesta ha chiamato in causa solo una certa politica del Pd, quella dell’area Bersani, mentre quella del premier sembra completamente al di fuori del sistema:
“L’area che non è stata colpita è quella che fa riferimento al presidente Renzi. Non dico che Renzi c’entri ma dico che casualmente c’è stata una discriminazione di questo tipo tra i politici“.
Inutili, a quanto pare, tutte le sue dichiarazioni dato che non sono state prese in considerazione:
“Ho riempito 500 pagine di verbali ma non sono stato creduto. In questa inchiesta tanti politici sono stati arrestati ma tanti non sono stati nemmeno inquisiti. Noi non avevamo mai avuto una richiesta di denaro da parte degli esponenti del Pd, che era il mio partito, ma con Marino sindaco inizia il mercimonio. Noi prima vittime, poi complici di questo sistema. Un sistema corruttivo partito con il Giubileo del 2000“.