Mancano pochi mesi (il prossimo 1° luglio) alla prima bolletta in cui sarà inserito il canone Rai e la situazione è diventata confusa come non mai. Il Consiglio di Stato ha infatti bocciato il decreto del Governo che prevedeva questa novità, un parere che era atteso due mesi fa e che è arrivato in ritardo proprio perchè la materia è complicata.
Il canone Rai sarà incluso nella bolletta della luce, ora però bisognerà correggere gli errori che sono stati trovati dai giudici di Palazzo Spada. Il parere non è ancora definitivo e sono stati chiesti altri documenti, prima che venga reso pubblico non ci sarà comunque la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Le critiche del Consiglio di Stato sono state riassunte dal portale Laleggepertutti.it.
Il termine “televisione”
Secondo i giudici non si spiega bene il significato del termine “apparecchio televisivo”. Di solito si fa riferimento all’apparecchio che riceve radioaudizioni, ma i continui progressi tecnologici non sono di aiuto, visto che anche smartphone e tablet possono captare queste onde.
Quanti pagamenti?
Il decreto non spiega neanche che il canone va pagato una volta sola e che non ha importanza il numero totale di televisori che sono presenti in casa. Finché la legge non spiegherà questo dettaglio, semplice ma fondamentale, non ci potrà essere la pubblicazione.
Privacy
Il canone Rai ammonta a 100 euro e per riscuotere questa somma si è deciso di coinvolgere Anagrafe Tributaria, Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Acquirente Unico, il Ministero dell’Interno e i Comuni, senza alcuna previsione relativa alla riservatezza dei dati personali.
Cosa succede ora
Il parere verrà fornito dopo che il Ministero dello Sviluppo Economico chiarirà tutti questi aspetti, tra cui quello della mancanza di informazioni chiare ai contribuenti. Il decreto sarà quindi cambiato, anche se c’è il rischio di creare altri problemi, visto che i cambiamenti devono essere fatti in poco tempo e, come è noto, la fretta è spesso cattiva consigliera.