Strootman si riprende la Roma ed è pronto a tornare il giocatore ammirato dai tifosi durante la prima stagione giallorossa, quella prima dell’infortunio che l’ha costretto a vivere un calvario che ora sembra possa finalmente lasciarsi alle spalle. E il pubblico l’ha accolto con quell’affetto che non gli hanno mai fatto mancare:
“È incredibile, normalmente nei club se un giocatore non scende in campo per due anni dicono tutti di venderlo. Qui mi hanno sostenuto sempre e io voglio dare loro qualcosa indietro, voglio giocare. Voglio ringraziare tutti: staff tecnico, Club, dirigenti e anche i miei compagni: anche loro hanno fatto tutto questo. Non ho parole, voglio ringraziarli tutti in campo”.
Il centrocampista giallorosso è stato intervistato da Roma Radio e, come riportato dal sito ufficiale del club, ha anche parlato delle sensazioni provate nel pre partita:
“Ho pensato a tutto, è stato un giorno molto lungo quello passato in albergo e anche la notte prima non avevo dormito bene. Avevo tante cose in mente: il ginocchio, le gambe, tutto. Sono stato fuori per tanto tempo e normalmente il mister non comunica mai se uno gioca o meno. Questa volta lo ha detto il giorno prima, mi sentivo un po’ nervoso, soprattutto in campo per i primi 5 minuti. Però volevo giocare e vincere”.
Aspettavi che arrivasse il primo calcio di un avversario?
“Sì e anche in allenamento è stato uguale, la prima settimana in gruppo nessuno è entrato forte io ho detto a tutti “dovete entrare altrimenti non sarò mai pronto per la partita”. Ovviamente un match è diverso rispetto a un allenamento. Sono contento, non ho sentito dolore al ginocchio durante la partite, le gambe stanno bene e, soprattutto, abbiamo preso tre punti”.
Avevate la sensazione di riuscire a vincerla?
“Nel primo tempo non abbiamo giocato bene ma creato tante occasioni, anche dopo il 2-1 in campo abbiamo preso la palla e giocato subito, per provare a fare il secondo e anche il terzo gol. Alla fine è stata una bella partita per i tifosi ma meno per noi: abbiamo preso due gol e a questo livello non è possibile subire così. Ma abbiamo vinto e questo è l’importante”.
Tutti hanno sottolineato il tuo carattere: i tifosi ti stimano anche per questo aspetto.
“Me lo dicono da sempre, anche quando non giocavo. Come tutti gli altri giocatori, io voglio vincere. Magari altri parlano con i piedi e io invece voglio dare un segnale per la squadra. Faccio il mio lavoro, voglio vincere”.
Domenica abbiamo la possibilità di vincere e di aspettare il risultato del Napoli.
“Il nostro obiettivo è di vincere le prossime due partite e la prima che arriva, quella contro il Chievo, non sarà facile: in questo momento tutti vogliono vincere e dare il massimo. Noi però vogliamo prendere i tre punti e guarderemo la partita di Napoli che è anche difficile. Non possiamo cambiare qualcosa, dobbiamo vincere, prendere i tre punti e vedere la partita del Napoli”.
Sarà un’estate molto particolare per te. Il prossimo anno ti aspetti un’annata strepitosa?
“Voglio fare tutto con la squadra, gli ultimi due anni non ho fatto la preparazione con i compagni. Voglio essere pronto dall’inizio: questo è il mio obiettivo. Come detto prima, però, è meglio concentrarsi sulle ultime due partite, poi vediamo che succede, chi resta qui, chi va via. Pensiamo solo a queste partite”.
Tu sei duro come tipo, ma anche Spalletti non è male: come ti trovi con lui? Sembra chiedervi ancora di più in allenamento piuttosto che in partita.
“Deve essere così: la partita è più facile da certi punti di vista, mentre in allenamento devi dare il massimo. Spalletti ha cambiato tante cose qui, ma non voglio paragonarlo con Garcia perché anche lui ha fatto belle cose. Spalletti ha dato il suo contributo, il nostro obiettivo è vincere la partita e anche lui fa di tutto per raggiungerlo. Anche ieri ha cambiato tattica durante la partita, ma se noi iniziamo bene e giochiamo bene non ci sarebbe nemmeno bisogno di cambiare. Sta facendo bene e noi siamo pronti per i suoi ritmi di lavoro”.