L’anticipo domenicale delle 12.30 vede la Roma impegnata contro il Chievo Verona di Maran, una squadra difficile, ma che non può impensierire una squadra decisa a conquistare il secondo posto. In 180 minuti i giallorossi sapranno se saranno riusciti a fare quanto era impensabile fino a gennaio, scavalcare il Napoli, o se dovranno considerare straordinario già il terzo posto. Spalletti e i giocatori ci credono, ma sanno bene che non dipende solo da loro.
“Keita è fermo a causa della caviglia sinistra per cui probabilmente non sarà a disposizione. Manolas ha preso una botta al piede che ogni tanto gli dà fastidio e va tenuto in conto. Rientrano Torosidis, FLorenzi, Falque, Ucan e Gyomber, come detto la scorsa settimana. Poi si rifanno i complimenti a Ranieri perché ha fatto veramente un’impresa e non ne ricordo una di questa portata. Ha dimostrato di essere uno dei migliori e si merita questo successo perché nessuno gli ha regalato niente”.
SUL CHIEVO – “C’è da dire che hanno giocatori specialisti per questo tipo di campionato, per salvezze sicure e tranquille. Giocatori esperti per lavorare in tranquillità perché ti puoi fidare. Poi c’è una cultura che parte da Malesani, arriva a Del Neri e a me è piaciuto anche il Chievo di Corini. Maran adesso ha modificato qualcosa, ma verranno a giocarsi la partita perché fanno così con chiunque. Difficilissimo riuscire a batterli e il fatto che siano tranquilli gli dà qualcosa in più. A noi, però, non cambia molto”.
SU STROOTMAN – “Lui è una macchina, è sempre uguale. Fin dal primo giorno che l’ho visto a disposizione è sempre stato uguale. Lui, anche se tu vuoi far diventare un allenamento meno intenso, va sempre alla ricerca del massimo e quando è tornato probabilmente dentro se stesso ha avuto un aiuto. Quando inizialmente era nella lista della Champions e poi l’ho tolto, lui ha continuato ad allenarsi come sempre e lì ti rendi conto con quale persona hai a che fare. Ha giocato la prima partita veramente importante e da campione”.
SUL RITORNO DEI TIFOSI – “Per noi significa molto, avevamo nostalgia. Significa ritrovare un grandissimo amico che per un periodo ti ha aiutato tantissimo e poi per un altro periodo non ha potuto più farlo. Questo è un ricominciare con una forza maggiore e quando si ha una Curva bellissima diventa tutto più facile se si lavora nella stessa direzione insieme”.
SU TOTTI – “Secondo me Totti sta facendo perfettamente quella che era la figura che speravo diventasse. In termini di presenza dentro la squadra, in termini di condizione fisica, di qualità. Sta facendo perfettamente quello che volevo e sono molto soddisfatto del suo contributo”.
SU DZEKO – “Per me conta la squadra. In 17 partite si son fatti una quarantina di gol. Dzeko l’ho fatto giocare poco. Io devo vincere le partite e fare gol. Se la squadra lo fa io sono a dama. Lui ha caratteristiche che altri non hanno e se riusciamo a farle funzionare abbiamo qualcosa in più. Ma lui c’è in queste 17 partite e io non l’ho fatto sentire così comodo come altri, ma è una scelta dipesa da quello che vedo in allenamento. Sarò noioso, per me sono importanti i segnali che mi danno la possibilità di arrivare al risultato per la Roma. Dentro la squadra non ho parenti, io lavoro solo per la Roma. Posso riuscire o non riuscire, ma c’è coerenza di comportamento”.
SULLA CLASSIFICA – “A questi calciatori va dato il grandissimo merito di aver portato a casa un risultato quasi impossibile”.
SUL MERCATO – “Questo è un dialogo che non voglio avere prima della fine stagione. Abbiamo lavorato sempre per l’impossibile perché se ti abitui a farlo alzi la qualità del modo di lavorare. Ora ci siamo creati l’opportunità che possa avvenire quindi non posso far guardare in un’altra direzione ai giocatori. Dentro la squadra c’è una ricerca unica, la partecipazione, il modo di entrare in partita”.
SU SANABRIA, PAREDES E ITURBE – “Involontariamente è un mettere in discussione tre buoni giocatori che potrebbero esserci utili. A volte si passano periodi più difficile e altri più semplici, ma verranno presi in considerazione. Abbiamo uno specialista, Sabatini, che lavora bene ed è giusto che parli di mercato”-
Spalletti: “Chievo squadra difficile. Noi bravi a lavorare per l’impossibile” - Sport Go
7 Maggio 2016 @ 14:42
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