Contro un Carpi deciso a restare in Serie A, una Lazio che non ha più nulla da chiedere al campionato (matematicamente fuori dalla corsa al sesto posto) scende in campo per chiudere al meglio la stagione. Inzaghi ripropone Parolo e Felipe Anderson, che oggi può sfruttare l’assenza di Keita per rimettersi in mostra e aiutare la squadra a ottenere quei tre punti richiesti dal mister.
I padroni di casa si proiettano in attacco nei primi minuti e cercano di sfruttare qualche disattenzione della retroguardia biancoceleste e all’11 un’ingenuità di Hoedt, che si addormenta in area e cerca di stoppare il pallone, non senza qualche problema di troppo, fa sì che Mbakogu guadagni il calcio di rigore grazie al contatto successivo con lo stesso difensore. Sul dischetto va proprio il giocatore che si è guadagnato il rigore, ma Marchetti respinge e sulla ribattuta il Carpi fallisce. La Lazio risponde al 17′ con un bel tiro di Lulic che colpisce traversa e palo e costringe la difesa del Carpi, apparsa in affanno, a rifugiarsi in calcio d’angolo. E al 24′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la Lazio passa in vantaggio: Parolo cerca due volte il tap in vincente e per due volte la difesa del Carpi respinge (c’è anche una deviazione di mano sul colpo di testa iniziale), ma al terzo tentativo è Bisevac a segnare la sua prima rete in Serie A. Il Carpi cerca di riorganizzare la manovra, ma dopo 8′ minuti arriva il raddoppio degli avversari con Candreva, che conclude al meglio una bella azione iniziata da Klose e portata avanti da Felipe Anderson, autore dell’assist. La possibilità di accorciare le distanza arriva nel finale, quando Rocchi concede un secondo calcio di rigore, ma ancora una volta Mbakogu fallisce e si fa parare il tiro dagli undici metri.
Il Carpi rientra in campo pronto a dare il tutto per tutto e dopo appena 1′ Lasagna si rende pericoloso con un mancino che colpisce l’incrocio dei pali e non trova ulteriore fortuna. La Lazio, dal canto suo, ha ben poco da chiedere e cerca solo di gestire la gara e fare possesso palla, ma è anche impegnata ad arginare i tentativi dei padroni di casa di riaprire la gara. Lasagna, entrato nel secondo tempo, è l’uomo che dà la scossa al resto dei compagni, ma non arrivano vere e proprie occasioni da gol, neanche quando Marchetti esce a vuoto e lascia completamente scoperto lo specchio della porta. A spegnere ogni speranza della squadra di Castori ci pensa Miro Klose al 28′, che riceve il cross di Onazi e tira dai 15 metri, sorprendo anche Belec, che non arriva sul pallone. A riaccendere la gara è l’espulsione di Biglia, sanzionato con un doppio cartellino giallo, che porta a una punizione grazie alla quale Mbakogu accorcia le distanze. E a inizio recupero la squadra di Inzaghi si ritrova in 9 perché Rocchi espelle anche Djordjevic, reo di aver messo le mani al collo di un avversario.
CARPI (4-4-1-1) – Belec; Letizia, Poli, Romagnoli, Gagliolo; Pasciuti (76′ Verdi), Cofie (46′ Lasagna), Bianco (66′ Crimi), Di Gaudio; Lollo; Mbakogu. All. Castori. A disp. Colombi, Sabelli, Zaccardo, Suagher, Daprelà, Porcari, Martinho, Crimi, De Guzman, Lasagna Mancosu.
LAZIO (4-3-3) – Marchetti; Basta, Bisevac, Hoedt (15′ Mauricio), Konko; Parolo, Biglia, Lulic; Candreva (68′ Djordjevic), Klose, Felipe Anderson (50′ Onazi). All. Inzaghi. A disp. Guerrieri, Matosevic, Patric, Mauricio, Onazi, Cataldi, Mauri, Milinkovic, Djordjevic.
Arbitro: Rocchi (sez. Firenze)
Assistenti: Di Fiore e Longo
IV Uomo: Costanzo
Addizionali: Mazzoleni e Pinzani
Ammoniti: Poli, Pasciuti, Romagnoli, Lollo (C), Mauricio, Parolo, Biglia (L)
Espulsi: Biglia per doppia ammonizione, Djordjevic (L)
Marcatori: Bisevac, Candreva, Klose (L), Mbakogu (C)
