Stefano Fassina ha partecipato al Forum dell’ANSA e spiegato cosa ha portato alla rottura della sinistra, ricordando il ruolo giocato dal PD che, secondo il candidato sindaco di SI e Sel, non ha mai mostrato apertura al dialogo:
“Vorrei ricordare che se siamo al pericolo che Roma finisca in mano alla destra la responsabilità è di chi ha mandato i consiglieri comunali PD dal notaio con quelli del centrodestra. La storia deve essere ricostruita doverosamente e la rottura con la sinistra, che non è mai stata affrontata, si era già consumata a luglio. Ricordo a chi ora in difficoltà e cerca interlocutori che quando il senatore del PD Tocci ha proposto a tutti di fare un passo indietro e di andare su una candidatura unitaria e civica, il sottoscritto ha dato subito piena disponibilità. La chiusura c’è stata da parte del PD“.
SUL PROGRAMMA PER ROMA – “Noi siamo convinti che una parte di città oggi non è ancora disponibile ad andare al voto e il 5 giugno potremmo avere qualche sorpresa. Noi mettiamo al centro le condizioni sociali di Roma, combattiamo la precarietà, vogliamo chiudere la fase delle gare a ribasso e introdurre un reddito di dignità per le famiglie povere e questi sono punti assenti dai programmi degli altri candidati“.
SUGLI AVVERSARI – “A differenza di Raggi e Giachetti che hanno bisogno di autorizzazioni scritte per fare affermazioni su questioni rilevanti, io non ho bisogno di autorizzazioni“.
