Quella del PD non è stata una serata tranquilla visto che per qualche ore si è temuto il sorpasso della Meloni e il mancato accesso al ballottaggio contro la Raggi che, almeno al primo turno, ha tagliato il traguardo con grande anticipo rispetto agli avversari. Ora, però, si azzera tutto in vista della sfida finale del 19 giugno che vedrà contrapporsi la Raggi a Giachetti. Quest’ultimo è intervenuto in conferenza stampa e ha detto chiaramente di cantar vittoria con largo anticipo dato che adesso i romani saranno chiamati a scegliere tra loro due:
“Un ringraziamento ai tre candidati che non sono entrati al ballottaggio, ma con i quali ho avuto modo di confrontarmi, cosa che non è stata possibile con tutti, e che hanno fatto un lavoro importante. Voglio anche ringraziare gli oltre 313mila cittadini che hanno ritenuto di darmi fiducia. Intendo fare in modo che questo sia un punto di partenza per il lavoro che dobbiamo fare. Io so perfettamente quanto l’esigenza di recuperare un rapporto di fiducia con la gente fosse essenziale per questa strada intrapresa. Penso che abbiamo fatto un grandissimo lavoro se pensiamo al punto di partenza. Noi soltanto un paio di mesi fa eravamo quarti nei sondaggi. Sono convinto che questo straordinario lavoro è passato per un tratto della nostra campagna: una grande umiltà, una grande attenzione ai tanti problemi della città, che ci ha fatto mettere in sintonia. Il nostro è stato un recupero importante. Siamo arrivati alla finale di Champions League dopo aver fatto i preliminari”.
IL BALLOTTAGGIO – “Adesso si azzera tutto e vorrei che questo fosse chiaro a tutti, a coloro che sono convinti di aver già vinto. Suggerirei a tutti di essere prudenti con l’esaltazioni. C’è un secondo tempo da giocare e io intendo giocarmelo fino in fondo perché non mi tiro indietro. Chi pensa di aver già chiuso una partita si sbaglia. Ripeto: si riparte da zero. Ora si giocherà parlando con le persone e io l’ho fatto dall’inizio. Questa è una città arrabbiata e questo è stato manifestato. Non sottovaluto nulla, ma il nostro lavoro ha prodotto qualcosa di positivo. Ci sono tutte le condizioni perché l’opera possa essere completata nei prossimi 15 giorni. Possiamo farcela”.
LE DIFFERENZE – “Abbiamo avuto poche possibilità di confrontarci, ma adesso cambia musica. adesso c’è da eleggere un sindaco o una sindaca. C’è la mia faccia è c’è quella di Virginia Raggi. C’è la mia storia e c’è quella di Virginia Raggi. Ci sono le mie idee e quelle di Virginia Raggi. Su questo devono decidere i romani. Io sono a favore dello Olimpiadi, lei è contraria. Io sono favorevole allo stadio della Roma, lei è contraria. Io sono a favore del completamento della metro C e della metro B, la Raggi no. La Raggi ha proposto come prima azione della sua attività amministrativa l’abolizione della carta di credito, io ho proposto una rivoluzione della macchina amministrativa. Io sono per rinegoziazione del debito, la Raggi ha proposto legittimamente il baratto e la moneta alternativa. Su questo dovranno scegliere i romani. Saremo io e lei a confrontarci, sperando che almeno in 15 giorni non sia sottratta ai romani la possibilità di comprendere. Saranno anche chiamati a decidere sulla competenza di ciascuno”.