Dopo la polemica scaturita in seguito alle parole di Fendi, che aveva sollecito la rimozione di immagini raffiguranti il Colosseo Quadrato nella campagna promozionale del Roma Pride, la casa di alta moda e l’organizzazione hanno chiarito e hanno pubblicato un comunicato congiunto:
“Da sempre per FENDI la valorizzazione delle diversità professionali, culturali e di genere è parte integrante della cultura della società, la quale in nessuna attività, interna o esterna, discrimina in base orientamento sessuale, identità di genere, razza, colore, sesso, religione, opinioni politiche, nazionalità, origini sociali, etnia, invalidità, età, stato civile o altra condizione personale.
L’ambizione e la volontà di FENDI sono sempre state quelle di creare team di lavoro eterogenei che riflettano e rispettino le diversità, ritenendole un’importante fonte di arricchimento culturale.
FENDI ha chiarito l’equivoco con Roma Pride autorizzando l’utilizzo di Palazzo della Civiltà Italiana nella campagna sostenendo, quindi, la manifestazione del Roma Pride 2016 che si sta tenendo in questi giorni a partire dal 3 giugno fino al 12 giugno e che avrà come momento principe la Grande Parata dell’11 giugno.
Il Roma Pride e il Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli” sono lieti di constatare l’impegno di FENDI con tutta la comunità LGBTQI e la rinnovata collaborazione che ha unito Fendi e il Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli” fin dagli anni ’90″.