Roma, 3 marzo – Doveva essere squalifica dura e così è stata. Dopo il no di Prandelli alla convocazione in nazionale per l’amichevole con la Spagna, arriva lo stop anche da parte del giudice sportivo Tosel per Daniele De Rossi: tre turni di squalifica con la prova tv per il colpo a Icardi. Stessa sorte per il difensore Juan Jesus dell’Inter, reo di aver colpito Romagnoli con un pugno. Secondo il comunicato emesso, “le immagini televisive documentano che, nella circostanza segnalata, il calciatore giallorosso, nella propria area di rigore particolarmente affollata per l’esecuzione di un calcio di punizione concesso in zona d’attacco alla squadra avversaria, nel contrastare a stretto contatto l’azione del calciatore neroazzurro, appoggiava con veemenza la mano destra sul capo dell’antagonista e quindi, in rapida successione, con la stessa mano colpiva da tergo l’Icardi con un pugno al volto. Il giuoco proseguiva senza che l’Arbitro adottasse alcun provvedimento disciplinare in quanto, come dichiarato su richiesta di questo Ufficio (con mail pervenuta alle ore 13.50 odierne), il segnalato comportamento ‘non era stato rilevato’ dagli Ufficiali di gara’.
“Il gesto compiuto dal De Rossi integra inequivocabilmente per l’evidente volontarietà, l’energia impressa e la delicatezza della zona del corpo colpita gli estremi della ‘condotta violenta’ sanzionata ex art. 19, n. 4 lettera b) CGS, connotata, per consolidato orientamento interpretativo, dall’intenzionalità e dalla potenzialità lesiva. Ne consegue l’ammissibilità della “prova televisiva” e la sanzionabilità del segnalato comportamento, che appare equo quantificare nella misura indicata nel dispositivo. Per questi motivi – conclude la nota – delibera di sanzionare il calciatore Daniele De Rossi (soc. Roma), in relazione alla segnalazione del Procuratore federale, con la squalifica di tre giornate effettive di gara”.
Per la Roma un duro colpo, visto che dovrà fare a meno di De Rossi per la difficile trasferta di Napoli ma anche per gli impegni con Udinese e Chievo Verona. Una decisione quella diTosel che ha già scatenato polemiche. Ancor di più dopo le parole del ct della nazionale Cesare Prandelli sul caso, confermando così l’esclusione del centrocampista di Ostia per il famoso codice etico: “E’ un regolamento nostro, soprattutto la partita della domenica prima della convocazione sono io il giudice e se vedo gesti che non vanno bene non chiamo i giocatori. Su De Rossi ho deciso io, senza tv. I ragazzi hanno accettato il codice. Non voglio gesti folli in Brasile”.
E la Roma si è mossa subito. I dirigenti Zanzi, Baldissoni e Fenucci hanno appreso della squalifica a Barcellona, dove si trovano per l’assemblea generale dell’Eca (l’associazione del club europei), dando subito il via al ricorso. A dirlo in una nota l’Ansa. La difesa giallorossa contesterà la condotta violenta attribuita a De Rossi dal giudice sportivo (per la Roma si è trattato di uno scontro di gioco, per questo il mediano non verrà multato), e il fatto che l’arbitro era talmente vicino all’azione da non poter non valutare quanto accaduto.