Pietro Micca è il soldato-minatore ricordato per l’atto di eroismo del quale si rese protagonista durante l’assedio di Torino e che gli costò la vita. Nato a Sagliano Micca il 5 marzo 1677 da una famiglia di umili origini e sposato con Maria Caterina Bonino, dalla quale ebbe un figlio, Giacomo, di lui non si hanno molte informazioni se non quelle relative allo scontro che avvenne durante la guerra per la successione al trono di Spagna.
Incorporato nella compagnia dei minatori sabaudi, quando l’esercito francese riuscì a penetrare nelle gallerie della Cittadella c’era proprio Pietro Micca, insieme a un altro soldato, di guardia. I due capirono all’istante di non poter respingere l’attacco del nemico da soli e così rimase una sola opportunità a disposizione: far esplodere la galleria con la polvere da sparo. Resosi conto dell’impossibilità di utilizzare una miccia lunga, fece fuggire il compagno, appiccò il fuoco e provò a fuggire, ma senza riuscirci. Fu investito dall’esplosione e lui morì, ma grazie a quel sacrificio gli avversari furono respinti.
E proprio per ricordarlo Torino gli ha dedicato una via, un museo e una statua.