La Lazio riparte da Bergamo. Nella prima partita di campionato gli uomini allenati da Inzaghi sono chiamati a iniziare bene nonostante si tratti di una sfida da sempre difficile per i biancocelesti, soprattutto per avere un’iniezione di fiducia in vista del debutto casalingo contro la Juve. La squadra romana apre le danze al 15′ con Immobile e dilaga calando il tris nella prima frazione di gioco con Hoedt e Lombardi, al suo esordio in Serie A, ma nel secondo tempo fa rientrare clamorosamente l’Atalanta in partita e appare in netta difficoltà. Sicuramente la squadra dovrà migliorare perché blackout come quelli di stasera non sono ammissibili.
Nei primi muniti di gioco i padroni di casa, quest’anno in panchina hanno Gasperini e non Reja, provano subito a proiettarsi in avanti, ma i ritmi sono blandi e, anche se la Lazio a tratti subisce l’iniziativa avversaria, come all’8′ quando Paloschi si gira in area di rigore, tira e vede finire il pallone sulla traversa. Ma al 15′ è la squadra ospite ad andare in vantaggio grazie al suo bomber, Ciro Immobile, che riceve palla piazza un rasoterra che Sportiello non intercetta e festeggia la sua prima rete con l’aquila sul petto. E nel giro di 5′ la Lazio raddoppia con Hoedt che stacca di testa sul cross di Biglia dalla trequarti campo e sorprende anche il portiere della Dea, non proprio impeccabile in questa occasione. I padroni di casa provano a tornare all’attacco per riaprire la gara e al 25′ si vedono annullare giustamente il gol di Toloi, partito nettamente in fuorigioco. La squadra di Gasperini, però, è disattenta e permette a una Lazio cinica davanti alla porta avversaria di partire in contropiede con Kishna: l’olandese innesca Immobile che cerca la seconda rete, Sportiello devia e sulla ribattuta Lombardi arriva prima di tutti e festeggia l’esordio in Serie A con il gol. L’Atalanta ci riprova nel finale del primo tempo con un colpo di testa di Spinazzola che finisce fuori di poco.
A pochi minuti dal rientro l’Atalanta impegna Marchetti, chiamato a rispondere al tiro al volo di Gomez, servito bene da D’Alessandro, e la Lazio fatica a prendere il controllo del gioco, arretra e lascia troppo campo agli avversari. Una papera di Marchetti consente ai padroni di casa di riacquistare fiducia: al 63′, infatti, Kessiè sorprende Marchetti, che probabilmente si aspettava il cross, e infila il pallone proprio sul palo del portiere. Ma il blackout della difesa non finisce qui visto che al 68′ Kessiè firma il suo secondo gol in assoluto in Serie A approfittando di una ribattuta sul tiro di Kurtic (anche in questo caso non impeccabile Marchetti) e riapre la gara. Gli uomini di Inzaghi non ci sono, l’Atalanta è galvanizzata dalle due reti e crede, giustamente visto quanto fatto vedere nel secondo tempo, di poter completare la rimonta. Il finale di partita è tutto a tinte nerazzurre: i giocatori di Gasperini arrivano sempre per primi sul pallone, si spingono in avanti e cercano di approfittare dell’evidente calo fisico dei biancocelesti, tutti raccolti in difesa e senza la forza di imporsi. All’88’ arriva un gol pesantissimo e porta la firma di Danilo Cataldi, che nel momento di maggiore sofferenza fa respirare la Lazio e ipoteca la vittoria: il centrocampista, entrato proprio da pochi minuti al posto di Milinkovic, raccoglie il pallone servito in area da Basta e appoggia il pallone in rete a pali sguarniti. Un’illusione, però, pensare di aver chiuso la partita perché l’Atalanta non molla e va in gol con Petagna, anche lui al primo gol in Serie A, che sorprende Marchetti con un diagonale che prima colpisce il palo e poi supera la linea.
ATALANTA (3-4-3): Sportiello; Raimondi, Toloi, Zukanović; Conti, Kurtić, Kessie, Dramé (45+1′ D’Alessandro); Spinazzola, Paloschi Gomez. All. Gian Piero Gasperini A disp. Bassi, Stendardo, Gagliardini, Masiello, Migliaccio, D’Alessandro, Caldara, Mazzini, Carmona, Petagna, Cabezas, Latte.
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Hoedt, Lukaku; Parolo, Biglia, Milinkovic; Lombardi, Immobile, Kishna. All. Simone Inzaghi A disp. Strakosha, Vargic, Germoni, Patric, Prce, Wallace, Murgia, Cataldi, Leitner, Oikonomidis, Djordjevic.
Arbitro: Banti (sez. Livorno).
Ass: Alassio-Schenone.
IV uomo: Valeriani.
Addizionali: Fabbri-Abisso
Ammoniti: Conti (A), Lukaku (L)