Roma e Porto domani sera si sfideranno all’Olimpico nella gara di ritorno valevole l’accesso alla fase a gironi della Champions League. Sarà il polacco Marciniak, che ha già arbitrato una volta la squadra romana (lo scorso anno nella trasferta contro il Real Madrid, ndr), a dirigere la gara che – ovviamente – nessuna delle due squadre vuole perdere. Si ripartirà dall’1-1 dell’andata e i giallorossi stavolta dovranno mostrare quella sicurezza e quella forza sprigionata nel secondo tempo di Roma-Udinese, consapevoli di poter far bene e continuare il percorso europeo. Ecco le parole di Keivin Strootman in conferenza stampa:
“Fisicamente mi sento bene. Sicuramente non gioco ancora al top, ma mi sento bene e per la prima volta ho giocato due partite in tre giorni. I miei compagni mi aiutano tanto ed è più facile per me. Sono pronto per giocare”.
SUL PORTO – “Penso che sia meglio non parlare dell’avversario. Voglio parlare solo della Roma e cosa facciamo in campo lo decide il mister. Sarà una partita difficile, si è visto anche all’andata. Loro hanno creato delle occasioni e sono pericolosi. Sarà difficile ma noi dovremo essere al top fisicamente e mentalmente”.
SULLA FASCIA DA CAPITANO – “Se gioco domani? Bella domanda. La fascia è stata una cosa speciale, ma con questo gruppo è chiaro chi sono i capitani. Sono contento di averla indossata, ma questo è l’unico gruppo in cui è chiaro chi sono i capitani ed è più facile anche per noi”.
SULL’AMBIENTE DI PORTO E ROMA – “Magari sarà così. Con lo stadio pieno è difficile per l’avversario giocare, è come giocare in 12 e io spero che tutti i tifosi vengano allo stadio. La partita così sarà meno difficile per noi e magari sarà così domani”.
SUL RISULTATO – “Quando noi entriamo in campo voglia vincere la partita e non possiamo giocare tutti in difesa. Abbiamo giocato così nel secondo tempo contro il Porto perché eravamo in 10, ma noi giochiamo per vincere”.
SULLA TENSIONE DELL’ANDATA – “Delle scorie? Non lo so. Questa è una partita importante per loro e per noi, vale tanti milioni. Questi episodi succedono, potrebbero anche domani”.
SULLA PERSONALITÀ – “Io voglio sempre aiutare la squadra, noi abbiamo tanti giocatori con esperienza, anche più di me. Per me forse sarà la prima partita di Champions, c’è chi ne ha giocate di più, chi ha giocato mondiali e io no. Abbiamo tanti calciatori che sanno cosa devono fare”.
SULLA SUA POSIZIONE – “Spalletti non lavora solo con me. Lavoriamo tanto sulla tattica, lui è fortissimo e dobbiamo ascoltarlo. Tutti i centrocampisti che giocano alla Roma possono giocare in diversi modi e posso farlo anche io. Se il mister mi mette davanti alla difesa per me è uguale”.