Carla Cappiello, numero uno dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, ha commentato i possibili rischi sismici della Capitale. In particolare, ha ricordato come in Italia il 60% dei palazzi sia stato costruito dopo la legge anti-sismica del 1974, di conseguenza le case romane progettate prima di quest’anno sono più pericolose delle altre.
Il recente terremoto è avvenuto a non molti chilometri dalla città, tanto che non sono state poche le persone che si sono svegliate nel cuore della notte a causa delle scosse. Ora non si può non pensare al crollo di qualche mese fa di alcuni piani di un palazzo del Lungotevere Flaminio.
Molti urbanisti, inoltre, sono convinti che i palazzi del Tuscolano o di Marconi siano stati costruiti con materiali poveri (le abitazioni degli anni Cinquanta), come anche nei pressi di Primavalle, Torrevecchia e Morena, dunque non dovrebbero essere esclusi dei lavori di ristrutturazione.