La Roma doveva ripartire e, invece, sembra non aver superato del tutto la sconfitta contro il Porto. Le scorie ci sono, ma Spalletti non giustifica la sua squadra perché non ci si può già creare degli alibi e ha trovato i giocatori ancora un po’ fragili:
“In alcuni momenti siamo stati fragili, in alcuni forti. Non abbiamo raggiunto un equilibrio di continuità. Sembra scarsa personalità perché poi nel momento in cui è più facile gestire non riusciamo a fare dei passaggi facilissimi ed è chiaro che gli altri poi prendono coraggio e se sono bravi riescono a raggiungere l’obiettivo. Il Porto ora non deve essere una scusa. Chiaro che chi si spegne dopo una partita e non reagisce ha finito di giocare prima di smettere. Si torna a casa con questo risultato perché ce lo siamo meritato. Abbiamo fatto due strappi nel finale e ci è mancato proprio il centimetro. Lì abbiamo rifatto le cose bene, mentre sul 2-1 no. Se non hai la personalità di fare le cose semplici quando poi saranno difficili saranno ancora più difficili.
FLORENZI CAPITANO – “La fascia a Florenzi? Si spiega bene, abbiamo un’etica, ci parliamo e lo stesso De Rossi è d’accordo nell’avere un regolamento a cui attenersi tutti. Tutto regolare. In futuro si vedrà, per ora è così”.
STATO FISICO – “Se non giochi il pallone a cinque metri di stanza non c’entra la difficoltà fisica. Abbiamo sbagliato davvero in troppe occasioni, errato nelle ripartenze. Dobbiamo essere in grado di stare in grado in un certo modo e ad un certo livello, mentre noi abbiamo offerto poca forza. Ci sono poche scusanti e riallinearsi ai nostri obiettivi. Mi garba poco questo atteggiamento un po’ distrutto quando si recupera palla. Si lotta poco”.